Acque Veronesi, 70 milioni in due anni Cantieri aperti in tutta la provincia
Debutta il nuovo cda. Stanziati fondi per gli impianti anti-Pfas e il depuratore in città
Settanta milioni di euro in due anni, (31 milioni nel 2018 e una quarantina nel 2019) da investire in tutta la provincia per sistemare i vecchi acquedotti, realizzarne di nuovi e mettere a punto i sistemi fognari. È l’ambizioso programma presentato dal presidente di Acque Veronesi, Roberto Mantovanelli, affiancato dal consigliere di amministrazione Mirko Corrà. Mantovanelli ha spiegato che «saranno tra l’altro sostituiti una ventina di chilometri di reti acquedottistiche con l’obiettivo di ridurre le perdite di acqua del 4%, per un valore di 2 milioni e mezzo, mentre un’analoga cifra servirà per la sostituzione di oltre 50 mila contatori degli utenti».
I cantieri andranno dalla Lessinia alla Bassa, passando per il capoluogo. Per il potenziamento degli impianti di potabilizzazione e filtraggio anti-inquinanti (pfas) saranno investiti 2 milioni di euro. Gli interventi per risolvere il problema arsenico nell’acqua potabile, col completamento rete di distribuzione idrica nel Comune di Legnago, prevedono invece una spesa di 300 mila ero. In tema di acquedotti, prevista l’estensione della rete nei Comuni di Nogara e Gazzo Veronese ( 3.500.000 euro), il potenziamento del sistema della Lessinia Occidentale (2.800.000), l’estensione della rete a Velo (474.000), il potenziamento dell’approvvigionamento e della potabilizzazione degli impianti di Nogarole Rocca (1.150.000) e l’adeguamento dell’impianto di potabilizzazione di Lonigo (650.000). In programma anche l’impianto di depurazione di Bonferraro di Sorgà (1.638.000 euro). Sono poi previste nuove dorsali di adduzione e nuovi campi pozzi nell’Est veronese (29.200.000). Sulla rete fognaria, invece, è previsto il completamento del collettore zona est di San Bonifacio(2.200.000 euro), l’adeguamento dello schema fognario a San Martino Buon Albergo/ Mambrotta (1.143.000), l’estensione della rete idrica e fognaria di Isola Rizza (100.000), nonché di quella fognaria e acquedottistica di Minerbe (110.000), e la realizzazione del bypass del collettore di Sona (620.800).
Un nuovo impianto di depurazione sarà realizzato a Isola della Scala (5.000.000).
Per quanto riguarda infine la città, Acque Veronesi prevede l’adeguamento e la manutenzione straordinaria al depuratore di Verona (4.131.000 euro), l’estensione rete fognaria via Gardesane (150.000), l’adeguamento della rete fognaria mista nella zona di Porta Borsari (300.000), la realizzazione di nuove reti per lo smaltimento delle acque meteoriche nella zona del Teatro Romano e Veronetta (1.043.000), il potenziamento della rete fognaria a Marangona-Forte Gisella (500.000) ed infine l’estensione della fognatura in località Genovesa (1.370.000 euro).