Sàfilo, dipendenti a rischio Il rilancio partirà nel 2019 Obiettivo: +2% annuo
Una questione di riduzione del personale, c’è. Angelo Trocchia, ad del Gruppo Safilo, lo ha detto un po’ a denti stretti, ieri pomeriggio a Padova. Di numeri, per ora non se ne fanno. «È un argomento – ha affermato Trocchia – che abbiamo solo annunciato ai sindacati. Ne riparleremo a settembre. Posso dire che sarà analizzata la situazione stabilimento per stabilimento, per trovare la soluzione migliore e meno impattante».
Si tratta di rimettere a posto i conti della società, attiva nel campo della produzione e distribuzione di occhiali da vista, da sole e sportivi, maschere da sci. Nel 2017 ha fatturato poco più di un miliardo di euro, ma i dati principali del primo semestre del 2018 non sono brillanti, anzi.
Safilo ha elaborato una strategia per mettere le cose a posto tra il 2019 e il 2020. «Dobbiamo anzitutto crescere del 2% all’anno, nel biennio – ha affermato Trocchia – tornando in positivo con la liquidità già il prossimo anno. Dobbiamo riallinearci col mercato, più focalizzato sugli occhiali da vista.». Il fatto è che da una parte l’azienda intende recuperare 30 milioni rafforzando le vendite; dall’altra è determinata a ridurre i costi strutturali per 70 milioni. Come? «Per esempio – ha continuato Trocchia – risparmiando su tutto ciò che compriamo, con una riduzione del numero dei fornitori; e poi mettendo mano all’obsolescenza di alcune strutture. Infine, c’è la variabile del personale».
Il gruppo ha circa 7mila dipendenti, di cui circa 3mila in Italia. Secondo i sindacati, che hanno incontrato l’azienda ieri mattina, «i risultati di bilancio segnano ancora una volta rosso e delineano una situazione preoccupante». A Padova lunedì si terranno le assemblee dei lavoratori, ma secondo i sindacati «i numeri relativi alla riduzione del personale non sono stati neppure ipotizzati».