Risse violente e troppi clienti pregiudicati, chiuso dalla polizia il «New Generation» a Santa Lucia
Serrande abbassate al bar «New Generation» di Stradone Santa Lucia, proprio a ridosso dell’ex Manifattura Tabacchi, a due passi dalla fiera. Ma non si tratta della pausa per le vacanze estive. A ordinare la chiusura (per 15 giorni) è stato il questore Ivana Petricca, al termine di una lunga attività da parte degli agenti delle volanti e della divisione di polizia amministrativa e sociale e dell’immigrazione. Era da febbraio che il locale gestito da un cittadino nigeriano era finito nel mirino dei poliziotti, dopo le ripetute segnalazioni di urla e risse, da parte dei cittadini esasperati. I sopralluoghi si erano succeduti nel tempo e avevano portato all’emissione di 4 verbali amministrativi per la violazione della normativa di settore, per 5mila euro di multe. Ma a rendere impossibile la vita ai residenti, non erano tanto gli aspetti burocratici legati alla gestione del locale quanto la particolare «animosità» dei clienti abituali. Un ritrovo di «persone gravate da precedenti penali e di polizia», come riporta la nota della questura. Si trattava per lo più di cittadini provenienti da Nigeria, Ghana e altri stati dell’Africa Centrale, già conosciuti alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio e alla violenza. Il 15 luglio, più equipaggi erano dovuti intervenire in Stradone Santa Lucia per una rissa violenta all’esterno del bar. Un uomo aveva il volto insanguinato: era stato colpito alla guancia destra e all’orecchio con dei cocci di bottiglia. Poche ore più tardi, quando la situazione sembrava ormai ritornata alla calma, ecco scoppiare un nuovo pandemonio: i protagonisti della zuffa del tardo pomeriggio si erano nuovamente fronteggiati dandosi appuntamento al bar. E questa volta a farne le spese era stato un altro africano che aveva rimediato una profonda ferita al braccio destro, ma che non aveva voluto farsi refertare. E la procura, per gli episodi di quella notte, ha già avviato un’indagine. Materiale che ha portato alla chiusura temporanea del locale, notificata al titolare venerdì pomeriggio. Ora però il questore potrebbe disporre la sospensione della licenza, così come previsto dall’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che punisce quegli esercizi commerciali «abituale ritrovo di persone pregiudicate».