Arena in subbuglio la protesta rimane Carmen parte in ritardo
Non è andato a buon fine il tentativo, ieri, di far rientrare lo sciopero proclamato dalle sigle sindacali della Fondazione Arena: stasera scatta tra le maestranze lo sciopero di un’ora, la Carmen in anfiteatro inizierà con un’ora di ritardo, previsti sitin e volantinaggio. La Fondazione «prende atto» ma afferma: il quadro resta positivo.
La bonifica dell’Arsenale, circo, campi a calcio e una sorta di concorso a premi per i veronesi più ecologisti.
Questi alcuni dei temi della riunione di giunta di ieri mattina, a Palazzo Barbieri.
Su proposta dell’assessore Ilaria Segala, la giunta ha stanziato 85 mila euro per definire il piano di bonifica dell’ex Arsenale, coi relativi costi. Nello specifico, 45 mila euro saranno destinati all’affidamento di un incarico ad un professionista esterno, mentre gli altri 40 mila serviranno per corredare lo studio con un’approfondita campagna di indagini. «L’area dell’Arsenale – spiega l’assessore Segala è oggetto di costanti monitoraggi ed ora potremo avere un quadro il più preciso possibile degli interventi da effettuare, anche in vista del progetto preliminare». Nella stessa seduta, la giunta ha dato via libera alla realizzazione di 4 palazzine per l’Accademia Circense di via Roveggia. Accanto al Circo sorgerà anche una piccola area commerciale con parcheggi. In cambio, il Comune vedrà realizzati un campo di calcio a 11, sempre in via Roveggia, ed un campo di calcio in erba sintetica (il secondo della città, dopo quello di via Masprone, ha spiegato l’assessore allo Sport Filippo Rando) in via Elisabetta a Santa Lucia. Il recupero L’Arsenale
L’assessore Bertacco ha annunciato lo stanziamento di 467 mila euro per rinnovare e sistemare i parchi-giochi all’esterno delle scuole per l’infanzia cittadine. Lo stesso Bertacco ha confermato l’arrivo di 300mila euro dal Bando per le Povertà di Cariverona, soldi che saranno spesi per aiutare i giovani maggiorenni in situazione di disagio (ad esempio all’uscita, una volta compiuti i 18 anni, da affidi familiari o comunità) che spesso rischiano di trovarsi soli ed abbandonati a se stessi. Infine un progetto ambientale interessante: il Comune ha allo studio una nuova app per gli smartphone, in grado di monitorare i percorsi che facciamo in bicicletta, quante volte andiamo in biblioteca, se facciamo la raccolta differenziata e molto altro. Su queste basi, chi aderirà potrà partecipare ad una sorta di «gara ecologica a punti», con premi ai più virtuosi.
È stato l’ultimo sindaco VERONA democristiano di Verona. Un mini-mandato, quello di Enzo Erminero, tra il 1993 e il 1994, con la città scaligera travolta da Tangentopoli Corriere di Verona Mercoledì e 8 Agosto la 2018 «Balena bianca» falcidiata dai procedimenti giudiziari. Erminero, classe 1931, imprenditore e politico di lungo corso (è stato in Parlamento dal 1968 al 1979 per tre legislature), ha la saggezza necessaria per analizzare il momento politico che sta vivendo la città.
C’è un ministro veronese, il leghista Lorenzo Fontana, che dopo aver scatenato un Sopralluogo putiferio mediatico Nuovo per presidente aver Serit detto che riconosce Dopo solo l’accordo le famiglie composte da mamma e papà e non certe quelle «arcobaleno», nei giorni scorsi è tornato alla ribalta nazionale affermando che la Legge Mancino, che sanziona e condanna gesti, azioni VERONA e slogan (in foto) legati all’ideologia nazifascista, sarebbe da abolire. Subito dopo, un consigliere comunale di Battiti, ma prossimo ad aderire proprio alla Lega, tale Andrea Bacciga, ha deciso di depositare una mozione in consiglioFormcagogionmi per impegnare la giunta a supporto dell’idea di Fontana. Lo stesso Bacciga, pochi giorni prima, in consiglio comunale si è esibito in un saluto romano rivolto a un gruppo di donne che, in piccionaia, protestava per una mozione contro l’aborto voluta da un altro consigliere leghista, Alberto Zelger.
Erminero, alla luce di questi fatti recenti, crede ci sia da preoccuparsi?
«Ho un’età - dice - che mi consente di fare l’osservatore esterno, consapevole di quello che ho vissuto durante il fascismo e di quello che mi è accaduto dopo. Alla luce di questo dico che la cosa importante è non sottovalutare mai nulla».