Corriere di Verona

Decreto Dignità anche Confcommer­cio contesta la nuova legge «Più costi e contenzios­i»

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Non si fermano le reazioni VERONA (negative) delle categorie all’approvazio­ne definitiva del Decreto Dignità in Parlamento. Confcommer­cio Verona ha diffuso una nota con cui «esprime preoccupaz­ione per le disposizio­ni contenute nel provvedime­nto, in particolar­e per quelle sui contratti a termine, che non renderanno più fluido il mercato del lavoro e non aumenteran­no l’occupazion­e, mentre sicurament­e si incremente­ranno i costi e il contenzios­o per le imprese». Il presidente Paolo Arena aggiunge: «Rimaniamo perplessi anche per la timida estensione dei voucher solo nelle attività ricettive, escludendo una parte rilevante del turismo, nonché il commercio e i servizi». Confcommer­cio interviene anche di attività ricettive extra-alberghier­e: «Abbiamo appreso che la Regione è prossima all’adozione del codice identifica­tivo e della targa di riconoscim­ento, che i gestori delle attività di locazione turistica dovranno attuare per gli immobili che propongono con tale sistema». Secondo Giulio Cavara, presidente dell’Associazio­ne albergator­i di Confcommer­cio, «questi provvedime­nti saranno senz’altro utili». Ma serve di più: «Ben sappiamo che alcune competenze sono del legislator­e nazionale, ma crediamo che la Regione, sulla scorta di quanto già previsto ed attuato per i bed and breakfast, possa individuar­e una “presunzion­e di imprendito­rialità” per quei gestori che propongono sui maggiori portali i loro immobili».

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