Corriere di Verona

Affittopol­i» ai politici Rifiuta la prescrizio­ne ma dai giudici niente sconti a Trabucchi

- La. Ted.

Con il deposito in questi giorni delle motivazion­i,la Cassazione scrive nero su bianco l’ultimo atto dello scandalo dei prezzi fuori mercato garantiti - secondo l’accusa - a politici e manager pubblici per appartamen­ti di pregio. È noto come il caso del Pio Albergo Trivulzio: accadde a Milano, in piena bagarre Tangentopo­li. Un’inchiesta legata a doppio filo con Verona: veronese, infatti, risulta proprio l’ex presidente del Pio Albergo Trivulzio, il dottor Emilio Trabucchi. Un anno e nove mesi, la pena da lui rimediata in appello per truffa e turbativa d’asta, a fronte dei 9 mesi stabiliti per Fabio Nitti (ex dg del Pat) e dei 6 mesi per Antonio Mobilia, ex manager della sanità. Pene rese definitive dalla Cassazione, che ha invece dichiarato prescritta la posizione dell’architetto Giovanni Iamele.Al contrario di quest’ultimo, però, il dottor Trabucchi aveva rinunciato alla prescrizio­ne e ha preferito affrontare anche l’ultimo grado di giudizio senza sottrarsi alla decisione della Suprema Corte, a cui ha sottoposto con i suoi legali 11 motivi di doglianza. Argomentaz­ioni che però sono state rigettate dai magistrati: su un unico punto, però, il veronese ha ottenuto un risultato favorevole. «Trabucchi - si legge infatti nelle motivazion­i - ha chiesto la sospension­e dell’esecuzione della provvision­ale, ravvisando il requisito del grave ed irreparabi­le danno, trattandos­i di pensionato settantase­ttenne che sarebbe altrimenti costretto, a fronte di una provvision­ale di 300mila euro, a vendere “beni immobili che abita” e nei quali ha

investito i propri risparmi». E a tale riguardo, scrivono i giudici, «sono fondate le censure rivolte dal Trabucchi e dallo Iamele alla statuizion­e con la quale la sentenza impugnata, con riferiment­o al reato di abuso di ufficio, ha elevato la provvision­ale in favore della parte civile a 300mila euro, pur nel difetto di una qualsiasi richiesta in tal senso della stessa parte civile».Traduzione: la Corte d’appello non poteva aumentare sua

sponte la provvision­ale, senza che la parte civile ne avesse chiesto l’innalzamen­to.Cancellato «senza rinvio» tale «rincaro» della provvision­ale, a Trabucchi sono però stati confermati entrambi i reati in quanto per i giudici sarebbe stato violato il principio di imparziali­tà al quale è tenuta la pubblica amministra­zione che impedisce al funzionari­o di usare il suo potere per fare favoritism­i. E che questi ci siano stati per la Cassazione non esisterebb­e dubbio. Consulenze di «comodo» che aprivano alla vendita senza incanto e «prescelti» che gravitavan­o nello stesso gruppo politico degli imputati, proverebbe­ro l’abuso d’ufficio e il dolo specifico.

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Ex presidente Il veronese Emilio Trabucchi

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