«Video e maglia fluo per farmi tirare addosso»
«Guarderò i video, anche se di CR7 si sa già tutto. E poi metterò una maglia vistosa, fluo... dicono che spinga i giocatori a calciare sul portiere». Così Sorrentino, primo portiere a sfidare Ronaldo.
«In dieci anni di Chievo un quasi tutto esaurito dopo un’ora e mezza non l’avevo mai visto». Era l’1 agosto scorso, era il primo giorno di prevendita e la rincorsa al sold/ out per Chievo-Juventus iniziava con 18 mila biglietti staccati in neanche novanta minuti. «Giocare 90’ contro Cristiano Ronaldo vuol dire anche questo. Se penso a uno dei primi fuoriclasse che ho affrontato, Batistuta, penso al vecchio calcio senza i social. Oggi CR7 è anche un’azienda che crea economia e dà da vivere a tante persone, il che in tempi di crisi è solo che positivo». Portiere più navigato della prossima serie A per anagrafe (39 anni), secondo solo ad Antonio Mirante per presenze nel massimo campionato (332 contro 339), Stefano Sorrentino è il primo custode dei pali cui Cristiano Ronaldo darà da lavorare.
Qualunque ragazzo, Sorrentino, si starà chiedendo come ci si prepara per vedersela con l’attuale calciatore più forte al mondo: il fattorevideo, ad esempio?
«Degli attaccanti avversari il giorno della gara si guardano insieme rigori, punizioni, un po’ tutto. Quando giochi contro uno come Ronaldo il bagaglio generale ce l’hai già e sono le sue immagini trasmesse quotidianamente da tutte le tv del mondo. La mia fortuna è avere un allenatore dei portieri, Lorenzo Squizzi, che prepara comunque l’intera settimana in base al lavoro cui potranno chiamarti le punte».
Nella sua autobiografia, «Gli occhi della tigre», ha raccontato anche di una suggestione cromatica che può rientrare nel bagaglio del portiere ossia il «trucchetto» delle maglie dai colori forti, fosforescenti: ci spiega?
«Un istituto di ricerca pubblicò questa statistica su internet, anni fa, con cui spiegava come il calciatore inconsciamente calciasse verso il colore acceso. Un attaccante sa dov’è la porta, ovviamente, però sott’occhio non la vede, vede semmai la divisa del portiere. Metti che la divisa sia arancione o verde forte, il giocatore inconsciamente può indirizzare la palla più verso quel colore. Se posso, allora, uso maglie dalle tinte più “vistose” possibile».
E il suo bagaglio d’esperienza… le fa vivere la vigilia di questo Chievo-Juventus con più distacco?
«Ho avuto la fortuna di giocare contro i Messi (in Spagna ai tempi del Recreativo Huelva, ndr), Del Piero, Totti, Kakà, Ronaldinho, Figo, Crespo, Icardi, Dybala, Cassano, Toni, Inzaghi… Diciamo che l’esperienza e il tempo t’aiutano a essere più riflessivo. È da quando è uscito il calendario che mi sento chiedere di Ronaldo. Per me è un onore. Ma alla fin fine è una partita di calcio. Che affrontiamo con l’entusiasmo e il sorriso di sempre: consapevoli che ci saranno tante, tante, tante difficoltà».
A proposito di Dybala, siete amici dai tempi del Palermo: l’ha sentito?
«Sì ma non abbiamo parlato di calcio: sarei passato per quello che vuol mettere il naso nelle tattiche altrui. Non s’è parlato nemmeno di Ronaldo. L’importante è che lui faccia riparlare di nuovo del calcio italiano. Penso si creerà un effetto a catena e tanti altri giocatori importanti arriveranno».
Il Chievo invece è arrivato a un passaggio storico delicato: ceduti Inglese e Castro, via i senatori Dainelli, Gamberini e Gobbi, si cerca un equilibrio nel ricambio…
«Giocatori di grande esperienza, ma soprattutto uomini che nelle difficoltà hanno sempre preso la squadra per mano. È dunque un momento di ricambio, vero. Un momento delicato anche perché il processo sportivo ha rallentato il mercato. Ma ora stanno arrivando giocatori di esperienza e qualità (gli ultimi, Rossettini e Obi, ndr). Per essere al top c’è bisogno di qualche giocatore ancora di categoria. Intanto a oggi abbiamo fatto un ottimo ritiro, lavorando con intensità, grazie anche a mister D’Anna. E garantisco che da sabato con la Juve chiunque ci affronterà dirà la solita frase: “Mamma mia che squadra-rompiscatole che siete”».
Stupito In un’ora quasi tutto esaurito per Chievo-Juve Mai visto in dieci anni
Certezza Anche con la Juve alla fine ci diranno che siamo dei rompiscatole