Schiacciato dalla panchina La famiglia chiede la verità
perno ha improvvisamente ceduto e la panchina gli è crollata addosso». È morto così Matteo Pedrazzoli, 14 anni, sotto gli occhi dei genitori increduli e sconvolti ma anche degli amici che si trovavano con lui venerdì sera a Castel D’Ario. Abitava nel comune mantovano ma tanti lo conoscevano a Verona dove Matteo frequentava il centro formativo Stimmatini per diventare grafico multimediale. Oggi verrà eseguita l’autopsia, mentre l’addio al ragazzo dovrebbe essere dato giovedì. La procura però dovrà prima concedere il nullaosta per la sepoltura. La famiglia sarebbe intenzionata a presentare un esposto: ha incaricato un paio di legali, pretende giustizia e verità. Ieri ieri i carabinieri hanno acquisito in Comune tutta la documentazione relativa alla panchina girevole di 8 quintali che ha ucciso Matteo, mentre la famiglia chiederà che venga tolta anche la seconda panchina (identica) presente nel parco dove si è verificata la tragedia. Una zona che doveva essere punto di ritrovo per ragazzi di ogni età alla ricerca di divertimento e che si è trasformata invece nella trappola dove ha perso la vita in maniera tragica quanto assurdo uno studente di soli 14 anni. Una notizia che ha sconvolto due province, Mantova e Verona. E mentre la procura si prepara a inviare i primi avvisi di garanzia per omicidio colposo, gli amici della vittima hanno lanciato in queste ore appelli accorati in rete per manifestare tutto il loro dolore e la loro rabbia.