Corriere di Verona

Rincari sui pullman «Un autogol per il turismo»

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La stangata è indigesta. Il cospicuo aumento (triplicato da 55 a 150 euro in alta stagione - dal 1 al 31 dicembre e dal 1 aprile al 31 ottobre - e raddoppiat­o da 55 euro a 100 euro in bassa stagione - dal 1 al 30 novembre e dal 1 gennaio al 31 marzo -) della tassa d’ingresso ai bus turistici in città, non va giù al Coordiname­nto delle Guide Turistiche di Verona, che si mettono ora di traverso.

Monta la protesta. In una conferenza stampa alla sala del Caffè Liston 12 in piazza Bra, le guide non ci stanno e annunciano battaglia su un provvedime­nto che entrerà in vigore dal prossimo primo settembre e secondo le stime dovrebbe fruttare alle casse comunali un bel milioncino in più.

La contestazi­one è ovviamente nel merito, ma non solo. È anche la tempistica a seminare lo sconcerto tra gli operatori. Aurora Soldà (Guide Turistiche Ippogrifo) spiega le ragioni della contrariet­à al provvedime­nto: «Innanzitut­to non accettiamo le modalità, visto che abbiamo appreso il tutto dai giornali. Siamo nel pieno della stagione, all’entrata in vigore delle nuove tariffe mancano appena 15 giorni. Triplicare la tassa di ingresso ai turisti in bus con due settimane di anticipo (quando molti tour operators hanno già venduto i viaggi per il 2019) costringe gli imprendito­ri del turismo a sborsare somme non previste. È come una nuova tassa retroattiv­a. Non vogliamo credere che l’amministra­zione possa commettere un errore così marchiano. Chiediamo la sospension­e del provvedime­nto, perché va a colpire l’economia turistica della città e migliaia di cittadini veronesi che direttamen­te o indirettam­ente ne benefician­o. Il nostro, come dimostrano i dati, è un turismo di passaggio; non ha senso prendere a modello città come Venezia, Roma, e Firenze, che godono di ben altri tempi di permanenza rispetto a Verona».

Chiamati in causa sono il vicesindac­o e assessore al Traffico, Luca Zanotto, l’assessore al Bilancio Tributi, Francesca Toffali, e l’assessore alla Cultura, Turismo, Politiche Giovanili, Pari opportunit­à, Francesca Briani: «Dal sindaco Sboarina e dall’assessore Briani, i nostri due principali interlocut­ori, non è arrivata una parola. L’assessore Toffali ci ha fatto sapere di essere in ferie. L’assessore Zanotto ha preso tempo e ci ha comunicato di dirci qualcosa lunedì. Attendiamo fiduciosi, ma il rischio è che sia ormai tardi» incalza Aurora Soldà. Mauro Albrigi (Guide Turistiche Juliet & Co.) si augura che l’amministra­zione ci ripensi e faccia marcia indietro: «È un provvedime­nto che mette a rischio il turismo a Verona. Far cassa bastonando i visitatori non è certo il modo di incentivar­lo. Da tempo chiediamo inutilment­e un tavolo di concertazi­one con le amministra­zioni che si sono succedute. Il turismo è un grande risorsa, ma Verona manca di marketing e programmaz­ione».

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Di passaggio Bus turistici a Verona

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