Corriere di Verona

D’Anna: «Timorosi all’inizio, poi grandi. Peccato per il gol al 93°»

- Tecnico Lorenzo D’Anna Lorenzo Fabiano

Non è bastato un grande Chievo. Rimangono l’orgoglio per la prestazion­e offerta e l’amarezza per l’epilogo. I compliment­i di Massimilia­no Allegri: «Il Chievo è una squadra che sa cosa deve fare per salvarsi. Me lo aspettavo così. Anche lo scorso anno facemmo molta fatica. Allora fu Khedira a risolverla. Questa volta è toccato a Bernardesc­hi». Lorenzo D’Anna non nasconde la soddisfazi­one di aver messo la Juve alle corde, né tuttavia la delusione per il risultato finale: «Siamo partiti con timore, poi siamo usciti fuori e li abbiamo contenuti. Abbiamo affrontato la Juve con coraggio. Sono contento per quanto abbiamo fatto, anche se è normale che un sconfitta arrivata al 93‘ minuto bruci. Il gol del 2-1 è stato bellissimo, ed è scaturito da un movimento preparato in settimana. Pensavamo di poter far male a sinistra, da quella parte siamo entrati due volte, e sono venuti due gol. Rimane una grande prestazion­e su cui partire e lavorare. Possiamo dire la nostra, se siamo questi. Abbiamo proposto un buon calcio. Questa è la strada da seguire con qualità e aggressivi­tà». Il commento finale è per Cristiano Ronaldo, la stella più attesa del pomeriggio al Bentegodi: «Ronaldo è forte come quando lo vedi in tv. Un giocatore straordina­rio, fuori classifica. La Juve non è solo Ronaldo. Squadra di grandissim­a qualità, stratosfer­ica. Ronaldo ha la mentalità del campione. È un giocatore che sposta gli equilibri. Un gran bene per il calcio italiano. Dai tempi del Ronaldo interista, in Italia non arrivava un giocatore di questo calibro». Parola a Giaccherin­i, il grande ex della serata: prestazion­e maiuscola firmata da un assist e rigore del momentaneo 2-1: «Cosa insegna questa partita alla Juventus? Che forse non devono mai dare nulla per scontato. Dopo il vantaggio si sono un po’ seduti, oggi ce l’hanno fatta, ma penso che

Stepinski Ho voluto dedicare il mio gol a Pellissier: mi aiuta molto

non potranno fare tante altre partite così. A noi invece insegna che dobbiamo lottare su ogni pallone e contro ogni avversario, solo così potremo raggiunger­e il nostro obiettivo». Nessuna esultanza dopo il gol: «Avevo già deciso che non avrei esultato in caso di gol. Ho molto rispetto per la Juventus, è una società che mi ha dato tanto». Infine Mariusz Stepinski ha una dedica: «Dopo il gol sono andato ad abbracciar­e Sergio Pellissier. Lui mi ha aiutato tanto dall’inizio e per questo ho tanto rispetto per lui, volevo ringraziar­lo e dedicargli questo gol».

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