Testi ela ditta che «puzza» «Tortura, non mi fermo»
Affi, la battaglia del volto del cinema contro l’azienda che gli intima il silenzio
Ho visto vomitare due bambini ospiti a casa mia perché li aveva raggiunti un pesante odore chimico di ammoniaca essiccata
Testi contesta anche la materia prima che viene prodotta da Italpollina. «Sarei felice di essere chiamato in Tribunale – prosegue – anche per spiegare al giudice che si dice che il prodotto dell’Italpollina, ottenuto dallo sterco di gallina che viene allevata a mangime con antibiotico, una volta nel terreno dopo due/tre anni neutralizza i micro elementi presenti, rendendolo desertico. Esperienza vissuta sulla mia pelle quando avevo la coltivazione di kiwi. Le autorità competenti dovrebbero imporre il posizionamento di sensori piombati in varie zone dell’azienda, che trasmettano 24 ore al giorno le analisi chimiche di tutti i gas che sprigionano».
Accuse pesanti quelle di Testi, che lasciano presupporre che difficilmente la battaglia dell’attore contro Italpollina sia destinata - nonostante la minaccia di denunce da parte dell’azienda - a interrompersi. E infatti, ecco la sua promessa: «Il comitato Pro Life continuerà la battaglia e la protesta si fermerà quando finirà questa tortura alla popolazione che dura da quarant’anni».
Gli avvocati della multinazionale che produce fertilizzanti ricavati dalle deiezioni avicole (la cui sede si trova sulla strada provinciale che va da Affi a Caprino-Costermano, ma che ricade sul territorio di Rivoli), hanno diffidato per ben due volte l’attore Fabio Testi a rimuovere il cartello posto sulla recinzione della sua proprietà agricola (nelle vicinanze dell’azienda), con la scritta: «Stop! Basta puzza dell’Italpollina». «Diversamente passeremo alle querele, con i suoi proclami danneggia l’immagine dell’azienda. I miasmi spariranno, stiamo investendo milioni per completare un nuovo impianto e in settembre verranno coperte alcune vasche da cui probabilmente ha origine l’odore», aveva annunciato la responsabile di Italpollina Rosanna Campagnari.
Ma la protesta della popolazione e dei sindaci del territorio sono sorte proprio in seguito all’installazione del nuovo impianto avvenuto due anni fa, che, per ora, pare abbia peggiorato le cose invece di risolverle e sul quale si stanno concordando nuovi interventi con la Provincia.
Fabio Testi non si è fatto intimidire dalle diffide, anzi, con una lettera aperta alza il tiro e «spera» proprio in una denuncia da Italpollina.
«Sarei felice di essere chiamato in Tribunale – scrive per poter dire al giudice che ho visto vomitare due bambini ospiti a casa mia perché li aveva raggiunti un pesante odore chimico di ammoniaca essiccata. Sono anni che non possiamo vivere una vita normale, costretti in piena estate a dover scappare in casa».
Testi sottolinea le battaglie portate avanti con il Comitato «Pro Life», di cui è vicepresidente: «Abbiamo costituito tre anni fa il comitato proprio per contrastare ogni tipo di violenza ecologica fatta sul nostro territorio, che coinvolge i Comuni di Rivoli, Caprino, Garda, Bardolino, Affi e Costermano. Esiste un volantino di protesta per la puzza risalente agli anni ‘70 e il fetore ancora persiste».
L’attore, quindi, punta dritto alla dirigenza di Italpollina: «Ho avuto un colloquio ad inizio estate con la signora Campagnari, alla quale ho detto che oltre a mio padre, altri quattro vicini di casa sono morti di tumore e che quindi sarebbe il caso di verificare anche la tossicità della puzza. Ma quando mi ha risposto che “la gente è sempre morta di tumore”, l’ho mandata a quel paese, sperando in una querela che, però, non è arrivata. Ho ricevuto, invece, solo un paio di timide raccomandate di diffida... Poi... l’Italpollina sponsorizza le squadre di calcio, ha donato pulmini agli handicappati, fa beneficenza ai parroci... E tutti tacciono».