Il restauro dell’Arsenale finanziato (anche) da mercato e Cignaroli
(d.o.) «Paghiamo 500 euro di retta e ora dovremo fare un chilometro per portare nostro figlio alla fermata più vicina dello scuolabus». È il riassunto di una lettera di due genitori residenti a Veronetta (zona Campofiore) che è arrivata nei giorni scorsi in Comune. Una lamentela che prende di mira il servizio trasporti dei nidi comunali, un problema per la famiglia che ha il figlio di 2 anni nella sede, lontana ma attribuita alla famiglia dall’amministrazione, delle Colombare. I genitori, entrambi lavoratori dipendenti, hanno cambiato indirizzo nel corso dell’ultimo anno, spostandosi di circa un chilometro. Ma l’ufficio educazione del Comune aveva garantito loro che il percorso del pulmino avrebbe fatto una deviazione. A pochi giorni dall’inizio dell’anno educativo, però, è arrivata a casa della coppia una lettera: «Richiesta respinta». La coop a cui il Comune appalta il servizio trasporto «non ha accettato modifiche di percorso». «Per questo servizio paghiamo una retta di circa 500 euro – notano i genitori nella lettera – ora dobbiamo attrezzarci per accompagnare ogni giorno nostro figlio in un posto che si può raggiungere solo in auto, sacrificando il lavoro. È inaccettabile che un istituto pubblico non sia riuscito a trovare una soluzione. La coop è un fornitore del Comune, di un ente che dovrebbe essere al servizio del cittadino».©