«Guiderò il liceo Fracastoro ma mi terrò anche il vecchio istituto»
(d.o.) Sarà il preside di una delle scuole storiche di Verona, il liceo scientifico Fracastoro, a due passi da ponte Pietra e dal Teatro Romano. Ma non abbandonerà nemmeno l’istituto comprensivo che ha diretto negli ultimi anni, il 15 di Borgo Venezia, che conta quattro scuole: la Carducci, la Forti, la Manzoni e la Fincato Rosani. In tutto fanno 2.300 alunni. «4.600 genitori» preferisce contarli così, Luigi Franco, già preside, in passato a San Bonifacio.
Professore, sarà un bel tour de force…
« Sì, una sfida, decisamente. Sono due scuole molto grandi, con diverse necessità, due collegi docenti molto numerosi. L’impegno sarà a tutto tondo».
Come mai questo accoppiamento, dalle elementari fino al liceo?
«Semplicemente ho dato la mia disponibilità a rimanere nella scuola dove sono stato preside negli ultimi anni. Con la situazione che c’è poteva capitarmene una qualsiasi, se ci fosse stata necessità. Dato che il Fracastoro per me è un ambiente nuovo e mi richiederà molte attenzioni, ho optato per una realtà che conosco bene».
Le reggenze si basano ancora molto sulla libera disponibilità dei presidi, finora nessuno è stato obbligato. Si sente una responsabilità nel farlo?
«Sì, mancano risorse è c’è una certa pressione dell’ambiente scolastico. Nessuno vuole mettere in difficoltà i propri colleghi».
La sua professione è cambiata molto negli ultimi anni, il carico di lavoro è aumentato. Vale ancora la pena farla?
«La risposta dovrebbe essere lunga e articolata. Mi limito a dire che continuo a fare il preside».