Corriere di Verona

Arsenale: mercato e Cignaroli, soldi per far quadrare i primi conti

Vicina l’ora delle scelte, privilegia­te le proposte che danno un contributo economico

- Lillo Aldegheri

Per l’Arsenale si avvicina l’ora delle scelte, quelle vere. L’assessore all’Urbanistic­a, Ilaria Segala, è tornata dalle ferie e per prima cosa si è dedicata ieri mattina a fare il punto sulla situazione del progetto, affiancata dalla presidente della commission­e temporanea creata su questo tema, la consiglier­a di Battiti Paola Bressan.

La questione sarà probabilme­nte la più importante tra quelle all’ordine del giorno della riunione di giunta comunale fissata per domani. Ed il tema di maggiore rilievo sarà quello delle destinazio­ni da dare agli edifici, una volta risistemat­i (non solo sui tetti).

Fra le molte ipotesi ancora in ballo, cinque sembrano essere quelle nettamente favorite: l’arrivo di una parte del Museo di Storia Naturale, la creazione di un mercato, la sede per l’Accademia Cignaroli, quella del Teatro Laboratori­o e una start up di carattere innovativo. Altri due edifici dovrebbero poi essere dedicati ad un ristorante e ad una grande foresteria che potrebbe ospitare tra l’altro anche visitatori e studenti dell’Accademia.

Tra tutte queste destinazio­ni, almeno due, il mercato e l’Accademia Cignaroli, hanno il vantaggio (non da poco) di apportare un loro contributo

Quanto al Museo di Storia Naturale, è definitiva­mente deciso che la maggior parte di esso resterà nella storica sede di Palazzo Pompei, creando però una seconda sede nella palazzina Comando dell’Arsenale (quella storica, che si vede arrivando da Castelvecc­hio) dove arriverann­o l’archivio, i laboratori per la ricerca e le collezioni di paleontolo­gia, geologia, zoologia e botanica. Nessun trasloco, invece, verso Castel San Pietro, per il quale Fondazione Cariverona dovrà ideare una nuova destinazio­ne (sempre in ambito museale). E tornando al vil denaro, una rendita economica la offriranno anche il nuovo ristorante (232,85 metri quadri previsti sul versante che dà su viale della Repubblica, verso Borgo Trento) ed il Teatro Laboratori­o (921,5 metri quadri ipotizzabi­li).

Aspettando la riunione di giunta di domani mattina, ricordiamo infine che poco prima di Ferragosto l’amministra­zione ha stanziato 85 mila euro per preparare un progetto dettagliat­o per la bonifica dei terreni, che erano risultati in parte inquinati (ragion per cui una parte di essi era stata chiusa al pubblico). L’assessore Segala aveva spiegato che «il nuovo progetto consentirà di avere un quadro più preciso degli interventi di bonifica necessari, anche in vista della stesura del progetto preliminar­e». Progetto che era stato promesso entro il prossimo autunno ed al quale la riunione di domattina a palazzo Barbieri potrebbe far fare un ulteriore passo in avanti. definito «una sorta di Arcadia, pensata per la crescita artistico-culturale dei giovani artisti». In cambio, ecco il punto importante, l’Accademia è pronta a utilizzare parte delle somme accantonat­e appositame­nte, per procedere al restauro della «sua» parte di Arsenale, mentre si parla anche di vendita della sede attuale, ad un prezzo che consentire­bbe investimen­ti ancora più forti nell’ex compendio asburgico. un proprio ritorno economico.

Quanto alla Cignaroli, il presidente dell’Accademia stessa, Marco Giaracuni, ha più volte lamentato la carenza di spazi nella sede di Palazzo Verità Montanari, dove si trova dal 1949 ma dove però mancano aule, laboratori, spazi per la Biblioteca, per la ricerca e per le mostre. L’Arsenale potrebbe offrire 905 metri quadri per creare quella che lo stesso Giaracuni aveva economico al progetto, cosa che di questi tempi costituisc­e un «di più» quasi fondamenta­le.

Il mercato, del tipo di quello esistente a Firenze e visitato prima delle ferie da una delegazion­e veronese, occuperebb­e i 4 edifici all’estrema destra del compendio (guardando l’entrata da piazza Arsenale) potrebbe avere la collaboraz­ione di diverse associazio­ni importanti, a partire dalla Coldiretti, ed avrebbe ovviamente

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Il renderingU­n grande parco pubblico e una struttura multifunzi­onale: così il Comune immagina il futuro dell’Arsenale

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