In autostrada meno incidenti ma più mortali
Meno incidenti, ma più gravi. Il bilancio estivo della Polstrada
«Un’inversione di tendenza che deve far riflettere», dice il comandante della Polstrada. In autostrada, spesso a causa della distrazione, si muore di più, anche se paradossalmente gli incidenti sono in calo.
«Il modo più semplice per diventare pregiudicati, resta quello di commettere infrazioni alla guida». La battuta fulminante è del comandante della polizia stradale Girolamo Lacquaniti e sintetizza al meglio il bilancio di un’estate più che impegnativa sul fronte del traffico e della sicurezza stradale per i suoi uomini. Oltre duemila pattuglie in servizio su strade e autostrade del Veronese con il primo obiettivo di «fare sicurezza». Perché, nonostante appelli ripetuti e campagne di sensibilizzazioni, sulla strada si continua a morire.
«Il trend ha presentato un’inversione di tendenza che deve far riflettere - commenta Lacquaniti -. Perché a fronte di una diminuzione di circa il 10% degli incidenti che abbiamo rilevato (331 nel periodo tra metà giugno e agosto, ndr), abbiamo registrato un aumento delle vittime rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». Tre i sinistri con esiti tragici in autostrada, che vanno a sommarsi alla lunga scia di croci piantate nell’asfalto in quest’estate drammatica per Verona.
Le cause, nella maggior parte dei casi, sono riconducibili a quella che normalmente viene definita «distrazione» e che comprende l’utilizzo del telefonino al volante, il colpo di sonno o l’eccesso d’alcol o droghe. Le infrazioni contestate tra giugno e agosto dalla polstrada sono state in tutto circa 4mila di cui 400 per eccessi di velocità, 210 per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e 250 per l’utilizzo del cellulare. E non sono mancate le denunce: ben 66, con una media di un caso al giorno (gli arresti sono stati 4). In tutto gli agenti hanno ritirato 198 patenti e 167 carte di circolazione. Perché i controlli hanno interessato anche il traffico pesante.
«In molti casi negli incidenti verificatisi in autostrada abbiamo riscontrato il coinvolgimento di mezzi pesanti. I controlli su questa tipologia di trasporto, oltre agli aspetti di sicurezza stradale, mirano anche al rispetto della leale concorrenza: chi non rispetta tempi di riposo e limitazioni al carico, oltre a rappresentare un pericolo per sé e per gli altri utenti della strada, danneggia le aziende oneste» puntualizza il comandante. Preoccupante il fenomeno della pirateria stradale. «C’è stato persino un motociclista che ha abbandonato la fidanzata che viaggiava in moto con lui, pur di darsi alla fuga dopo un incidente» racconta Lacquaniti.