Corriere di Verona

Nori, osteria moderna lungo l’Adige

Il ristorante-cicchetter­ia in via Ponte Nuovo. «Pesce e territorio, ecco i miei piatti»

- Antonino Padovese

Un’osteria moderna, che valorizza i prodotti di mare e quelli del territorio veronese a cominciare da una carta dei vini dove le etichette della provincia la fanno da padrone. L’«Osteria Nori» è la nuovo proposta di cucina che ha aperto un po’ in sordina in via Ponte Nuovo, lungo il fiume Adige, a Verona. A guidarla c’è uno chef veronese di 47 anni, Andrea Nori, che dopo le prime esperienze in città e in Lessinia, si è fatto un nome sulla sponda bresciana del lago di Garda, poi in Sardegna e da alcuni anni in Russia e Ucraina, passando attraverso la Svizzera, la California. «È da tempo che cercavo una proposta per tornare a Verona, la mia città — precisa lo chef — e finalmente ho trovato lo spazio giusto dove proporre il mio concetto di cucina». Osteria Nori è un locale di due piani con una cucina a vista a piano terra, sette tavoli al primo piano. Fuori, ha un plateatico con altri 20 tavoli, per un totale di 90 coperti. Propone menù degustazio­ne che cambiano di giorno in giorno («mi oriento sulla base dei prodotti freschi che mi arrivano dal mare, ho un legame stretto con un pescatore di Venezia, che negli anni è cresciuto e ha una florida pescheria». Dalle 18 alle 21, propone una selezione di cicchetti a base di carne, di pesce e di fritti da abbinare a un calice di vini. La cucina è aperta da mezzogiorn­o a mezzanotte, senza pause. «Forte delle mie esperienze all’estero, ho subito pensato che i turisti hanno talmente tante cose belle da vedere a Verona che non devono essere obbligati a interrompe­re una visita per essere in un ristorante prima delle 14. Così, se un gruppo mi arriva alle 16 potrà mangiare piatti di cucina espressa, così anche alle 17 e anche tardi alla sera».

Al momento non sono previsti turni di chiusura per un locale nuovo, che sarà inaugurato il 15 settembre con una serata con elementi di arte e musica. Se in Italia e a Verona Andrea Nori è ancora poco conosciuto, nell’ex Unione sovietica è una «star» della cucina: ha già partecipat­o a molte edizioni di «Masterchef» e «Hell’s Kitchen» versione ucraina. Dell’infanzia ricorda i primi approcci in cucina col padre, che preparava salsicce e polenta per gli alpini, mentre la mamma è stata la prima a insegnargl­i come si fa la pasta fatta in casa.

Oltre al pesce, Osteria Nori avrà piatti con le basi della cucina tradiziona­le veneta e veronese, «anche ricette dimenticat­e come l’Oca in pignata, che io cucino, come altre preparazio­ni, con tecnologie moderne». Con lui in cucina c’è un sous

chef che ha condiviso l’esperienza di Kiev (dove il locale in centro rimane aperto) e altri tre ragazzi. «In sala c’è un giovane appassiona­to di vini ma ci sarò spesso anche io perché la cucina a vista mi darà ampia libertà di movimento».

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Lo chef Andrea Nori nel suo locale, Osteria Nori, in via Ponte Nuovo a Verona

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