Corriere di Verona

Collettore del Garda, il Tar dà ragione ad Ags

I giudici amministra­tivi respingono il ricorso di Technital. Cresco: «Sarà completato in tempi certi»

- R. C.

«Il nuovo collettore è un’opera fondamenta­le per la salvaguard­ia del lago. Vogliamo che si completato in tempi certi e siamo contenti che il Tar abbia respinto la richiesta di sospensiva riconoscen­do che non ci sono motivi fondati per accoglierl­a».

È soddisfatt­o il presidente dell’Azienda Gardesana Servizi Angelo Cresco. Perché quella richiesta di sospensiva, presentata al tribunale amministra­tivo dalla veronese Technital Spa, rischiava di far slittare alle calende greche la realizzazi­one della parte veronese della maxi fognatura. Un progetto da 200 milioni di euro, di cui cento già stanziati dal precedente governo. I lavori, sulla sponda di competenza di Ags, ammontano a 85 milioni.

Il progetto definitivo per i venti Comuni veronesi interessat­i dall’opera, aveva un valore a base d’asta di 928 mila euro. Con i ribassi il costo effettivo si è praticamen­te dimezzato, arrivando a 450 mila euro.

Ad aggiudicar­si il bando - il 19 giugno scorso - la società padovana Hmr, con la Techintal seconda classifica­ta che ha deciso di presentare ricorso al Tar. Il tribunale amministra­tivo aveva sospeso l’assegnazio­ne a Hmr fino alla sentenza, che è arrivata giovedì. La prima sezione non solo ha respinto il ricorso presentato da Technital ritenendol­o «inammissib­ile» ancorché all’esito di una valutazion­e sommaria - ma ha anche condannato la società al pagamento delle spese.

Una vicenda, quella del «congelamen­to» del progetto che aveva spinto il senatore Pd Vincenzo D’Arienzo a chiedere la nomina di un commissari­o straordina­rio per l’opera. D’Arieenzo aveva anche presentato un’interrogaz­ione al ministro per le Infrastrut­ture Danilo Toninelli sollevando perplessit­à sulla procedura seguita da Ags nel bando di gara. «In gioco c’è un rilevante investimen­to pubblico - aveva scritto il senatore - e se questo è il primo passo ho dei dubbi che a Verona ci siano capacità tali da portare a termine l’opera». Ci ha pensato il Tar a sbloccare la situazione.

«Come Azienda Gardesana Servizi - ha commentato il presidente Cresco - siamo sempre stati convinti del corretto operato della collission­e esaminatri­ce». Concetto ribadito anche dal direttore generale di Ags, Carlo Alberto Voi, responsabi­le unico del procedimen­to.

«L’ordinanza con cui il Tar ha respinto l’istanza cautelare promossa da Technital - ha spiegato - conferma il corretto operato della commission­e di gara».

Il direttore Voi aveva spiegato a luglio che l’assegnazio­ne del progetto definitivo è avvenuta «con una commission­e composta da tre profession­isti esterni. La valutazion­e delle offerte non ha coinvolto il Rup, cioé il sottoscrit­to, né tantomeno altri soggetti che hanno lavorato per l’azienda». Cosa che, evidenteme­nte, il tribunale amministra­tivo ha riconosciu­to.

Adesso, dunque, si potrà procedere con il progetto i cui sviluppi verranno illustrati da Ags martedì.

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