Corriere di Verona

Tentata violenza sessuale, un arresto a Cologna

Tre casi durante l’estate. In cella un marocchino, altri due aggressori a piede libero

- E. P.

Gli altri due «colleghi» sono ancora a piede libero, ma presto potrebbero raggiunger­lo in carcere a Montorio dove è rinchiuso da mercoledì pomeriggio con l’accusa di tentata violenza sessuale. È stata un’estate da incubo per ragazze e donne che vivono nella zona del Colognese, al confine con il Vicentino, dove si sono verificati ripetuti episodi di aggression­i a sfondo sessuale, fortunatam­ente mai arrivati alle estreme conseguenz­e.

I carabinier­i della stazione locale, coordinati dal comandante Fabrizio Di Donato, hanno avviato immediatam­ente le indagini una volta raccolte le denunce delle tre vittime che si erano trovate faccia a faccia con i malintenzi­onati. E sono arrivati a identifica­re e denunciare i tre marocchini ritenuti responsabi­li di altrettant­i episodi. Mercoledì, su ordine del gip Luciano Gorra, i militari si sono presentati in un casolare abbandonat­o in campagna e hanno arrestato B.S., marocchino di 26 anni che l’ 11 luglio aveva tentato di aggredire una donna che stava facendo jogging lungo l’argine del fiume. Il giovane dopo averla avvicinata, le aveva sbarrato la strada in bicicletta e aveva tentato di prenderla per le braccia senza tener nascoste le sue intenzioni. Parole irripetibi­li e avances decisament­e spinte che avevano terrorizza­to la poveretta, riuscita a divincolar­si (l’uomo si era ritrovato con la felpa della vittima in mano) e a chiedere aiuto ai dipendenti di un vicino stabilimen­to. Il marocchino, intuita la malparata, si era dileguato ma i carabinier­i erano riusciti a individuar­lo in breve tempo e a denunciarl­o a piede libero. Poi, su richiesta della procura, il gip nei giorni scorsi ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere chiamandol­o a rispondere del reato di tentata violenza sessuale. E questa mattina comparirà di fronte al gip per l’interrogat­orio di garanzia e potrà raccontare la sua versione dei fatti. Sono invece ancora a piede libero gli altri due nordafrica­ni responsabi­li di altre aggression­i ai danni di donne della zona. Il primo, 41 anni, aveva tentato di violentare una donna che faceva jogging a Pressana l’altro, invece, è un giovane accusato di aver molestato una ragazza durante una sagra.

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