«Cultura, innovazione e recupero da Linz l’idea giusta per l’Arsenale»
Assessori e consiglieri di ritorno dall’Austria: abbiamo visto come si fa
Sono tornati a Palazzo Barbieri decisamente soddisfatti gli assessori e i consiglieri di maggioranza che, tra venerdì scorso e domenica, sono andati nella città di Linz, in Austria, per pescare idee sulla futura sistemazione dell’Arsenale. Della delegazione facevano parte gli assessori all’Urbanistica Ilaria Segala, ai Lavori pubblici Luca Zanotto e al Patrimonio Edi Maria Neri, insieme ai consiglieri comunali Andrea Velardi, Paola Bressan e Matteo De Marzi e al presidente dell’Accademia di Belle Arti Cignaroli Marco Giaracuni.
Nella città austriaca hanno visitato il festival dell’elettronica, una vera e propria galleria interdisciplinare dedicata al coinvolgimento e all’interattività nell’arte e nella tecnologia, realizzata in un immobile recuperato. «Siamo stati a Linz, a nostre spese, proprio per vedere da vicino come un fabbricato in disuso delle poste sia stato riallestito per ospitare un il festival internazionale dell’elettronica – ha spiegato l’assessore Segala – ed abbiamo preso diversi spunti, proprio come avevamo fatto qualche mese fa a Firenze, andando a vedere il nuovo Mercato Centrale, e come adesso faremo, in ottobre, andando a Torino all’Officina Grandi Riparazioni, anch’esso un progetto di recupero di spazi abbandonati davvero di grande interesse». Della delegazione facevano parte, assieme a Segala, anche il vicesindaco, Luca Zanotto, la presidente della Commissione Arsenale, Paola Bressan, ed il consigliere Andrea Velardi.
Proprio Velardi ha spiegato il nuovo nome («Ars District») che «sintetizza il progetto di riqualificazione del compendio asburgico, per il quale la giunta comunale ha già approvato le destinazioni d’uso: Ars, quale abbreviazione di Arsenale, perché la storia e la cultura scaligera non vengano dimenticate, ma anche acronimo di Arte e avanguardia, Relazioni e resilienza, Storia, scienza e società. District, poi, quale richiamo immediato, nella lingua più utilizzata del mondo, l’inglese, a quella che sarà la cittadella della cultura e dell’innovazione, un luogo di cultura circondato da un grande parco urbano e arricchito dal mercato e dalle attività di ristorazione. Un nome in inglese, la lingua universale che ci permette di uscire dai confini scaligeri e anche da quelli nazionali», ha detto il consigliere di Forza Italia.
Il vicesindaco Zanotto ha ricordato che «entro fine anno sarà pronto il progetto preliminare, per il cui avanzamento erano necessari tutti quei lavori propedeutici che abbiamo ultimato in questi mesi, dalla bonifica alla definizione delle destinazioni d’uso». E secondo Paola Bressan (Battiti) «quello che abbiamo visto a Linz conferma che qualsiasi luogo può essere rigenerato e ci ha permesso di toccare con mano cosa significa avere un polo di arte, scienza e cultura in grado di coinvolgere un’intera città».