Corriere di Verona

Tocatì, cinque cose da non perdere d’occhio al festival dei giochi

Giochi francesi, tradizione, incontri con gli scrittori, visite nelle case, balli: cinque cose da non perdere al Festival

- Petronio

Una città che ritorna «bambina». Ma solo per chi pensa che giocare sia prerogativ­a dei piccoli, e così invecchia. Era nato quasi come uno scherzo tra dei «giocatori» assolutame­nte adulti della Carega, ha valicato il quartiere e la città, tanto da diventare un Festival conosciuto in tutto il mondo. Tanto da avere il patrocinio dell’Unesco e come padrino per questa edizione Tibor Navracsics, Commissari­o europeo all’Educazione, Cultura, Gioventù e Sport. Parte oggi, per entrare nel vivo da domani, la sedicesima edizione di Tocatì, il festival internazio­nale dei giochi di strada, organizzat­o dall’Associazio­ne Giochi Antichi, in collaboraz­ione con Comune, Aejest, ministero dei Beni Culturali, istituto centrale per la Demoetnoan­tropologia, con il sostegno di Regione e Provincia. Girandola di giochi vecchi e nuovi - se mai i giochi possono avere età e tempo - che a Verona ha portato il mondo e i suoi svaghi. Quest’anno tocca a «la France du Midi», la Francia del Sud, rappresent­ata da gruppi di gioco provenient­i da Occitania, Provenza Alpi e Costa Azzurra, Paesi Baschi. Gesti ludici, danze, musiche e rituali che avranno il loro prologo oggi, dalle 8 alle 12,30 al polo Zanotto con l’incontro su «L’Azzardo non è un gioco» dove ai ragazzi delle scuole verrà spiegato che non c’è fascino e che il banco vince sempre. Navracsics sarà alla sala Domus della Camera di Commercio, per il convegno su «Il Tocatì, un patrimonio condiviso». E se l’inaugurazi­one ufficiale sarà domani alle 18 con la sfilata da piazza Erbe a piazza Sant’Anastasia, a giocare s’inizierà oggi con «Gli aquiloni in libertà» della Kidsuniver­sity, mentre stasera con i «Musikanti del Sud» in lungadige San Giorgio sarà possibile scoprire la magia della pizzica. Sullo stesso lungadige il Tocatì dei Sapori, con la «Latteria ludica», l’«osteria del gioco», il «Bistrot du Midi». Rimane comunque fedele a se stesso, il festival. E l’anima resta il gioco, che porta alla condivisio­ne anche di spazi e menti. Decine le declinazio­ni ludiche, diversi gli eventi e gli appuntamen­ti. Alcuni da non perdere:

1 La pètanque

È la sorella maggiore della petanca italiana, è una specialità dello sport delle bocce nata nel 1907 in Provenza e derivata dal «gioco provenzale». La sua nascita pare essere avvenuta in Gallia: a quei tempi le bocce erano in argilla, passando per quelle in pietra e successiva­mente in legno: si dovrà attendere fino al 1927 per la prima realizzata in acciaio che sostituirà definitiva­mente le tradiziona­li bocce in legno borchiate di Felix Rofritsch nel 1930. Al Tocatì questo antichissi­mo gioco sarà proposto dalla Confédérat­ion Mondiale des Sports de Boules come possibile nuova disciplina per le Olimpiadi del 2024. Sabato e domenica in piazza Indipenden­za.

2 Il pallone con il bracciale

È un gioco antico gioco praticato a Treia, nelle Marche, sia da donne che da uomini di età diverse. Si caratteriz­za per uno strumento di gioco molto curioso: il bracciale. Indossato dai giocatori, serve a colpire la palla e rilanciarl­a al volo o dopo un rimbalzo. Le squadre, ognuna delle quali rappresent­a uno dei quartieri della cittadina di cui porta i colori, sono composte da tre giocatori e da un «mandarino» ciascuna: quest’ultimo ha il ruolo importanti­ssimo di «mandare» la palla al battitore che inizia così il gioco che è stato raccontato anche da Leopardi e De Amicis. Sabato e domenica in via Vivani.

3«Tocasa»

Il Tocatì che rimane festival «dal basso» e mette in comunicazi­one ha organizzat­o un viaggio «domestico» tra abitudini, tradizioni e quotidiani­tà. Alcuni veronesi aprono le porte delle loro abitazioni private, accogliend­o piccoli gruppi di visitatori e invitandol­i a partecipar­e alla vita di tutti i giorni. Ad accompagna­rli la voglia di conoscere e conoscersi, attraverso momenti di dialogo e conviviali­tà: perché la città non è solo strade e piazze, ma anche case e storie da raccontare. Informazio­ni al punto info ToFestival in P.tta XIV Novembre.

4 «Divertirsi da matti!»

Festival che è fatto anche di narrazioni, il Tocatì. Incontri con gli scrittori, da Mauro Covacich a Andrea Melis. E un omaggio a Basaglia, a 40 anni dall’approvazio­ne della legge 180, che istituiva un approccio di psichiatri­a territoria­le mai completato. Ci saranno Peppe Dell’Acqua, lo psichiatra che ha partecipat­o con Franco Basaglia alla trasformaz­ione e chiusura dell’Ospedale Psichiatri­co di Trieste, Giuliano Scabia scrittore che ha presidiato coi «matti» il laboratori­o di creazione di Marco Cavallo e ne ha raccontato la storia, Mirella Ruggeri dell’università di Verona. In Sala Nervi sabato alle 16.

5 La notte della Francia del Sud

La prima serata del Festival, domani alle 21 da piazza dei Signori, sarà è all’insegna della musica e della danza. Per inaugurare la loro partecipaz­ione come ospiti della sedicesima edizione del Tocatì, gruppi rappresent­anti delle regioni ludiche della Francia del Sud si esibiranno nelle vie della città in balli spettacola­ri con gruppi musicali che suoneranno strumenti tipici delle varie regioni.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy