Corriere di Verona

«Grande teatro», la prosa invernale torna al Nuovo

Presentata la rassegna invernale, con 8 spettacoli. Apre la stagione Copenaghen di Frayr con Umberto Orsini. Dal monologo di Pierfrance­sco Favino alla Sandrelli nella Locandiera, fino ai Miserabili con Branciarol­i, gli appuntamen­ti più attesi

- Lillo Aldegheri

«Non ho nessun timore nel dire che questa sarà tra le migliori edizioni mai viste, nella storia della rassegna». E se lo dice Gian Paolo Savorelli, da 33 anni anima e direttore artistico de «Il Grande Teatro», c’è davvero da credergli.

La rassegna di quest’anno, la numero 33 appunto, inizierà il prossimo 6 novembre e proseguirà fino al 17 marzo. Per fare un esempio, il monologo di Pierfrance­sco Favino («La notte poco prima delle foreste» di Bernard-Marie Koltes) è al centro di richieste da tutta Italia, ma è stato lo stesso Favino a voler indicare Verona per una delle (non molte) date della sua tournée. II cartellone è stato presentato dall’assessore alla Cultura Francesca Briani, insieme Savorelli e al direttore del Teatro Stabile di Verona Paolo Valerio. E gli otto appuntamen­ti previsti (ciascuno dei quali sarà in scena al Nuovo dal martedì alla domenica successiva) son tutti decisament­e di alto livello, che come sempre darà spazio sia ai classici che agli autori moderni. Ad aprire la rassegna, dal 6 all’11 novembre, sarà «Copenaghen» di Michael Frayncon, per la regia di Mauro Avogadro e con tre «mostri sacri» sulla scena: Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice. Dal 20 novembre al 25 novembre seguirà «La Locandiera» di Carlo Goldoni con la regia di Paolo Valerio e con Amanda Sandrelli esuberante protagonis­ta.

Il terzo spettacolo in cartellone sarà «I miserabili», tratto dal romanzo omonimo di Victor Hugo, in programma dal 4 al 9 dicembre con Franco Branciarol­i nell’immortale ruolo di Jean Valjean. A seguire un titolo notissimo per il

che ne è stato tratto, ossia «La guerra dei Roses»: nei ruoli che sullo schermo furono di Michael Douglas e Kathleen Turner ci saranno Ambra Angiolini e Matteo Cremon.

La rassegna proseguirà (dal 29 gennaio al 3 febbraio) con la già citata «La notte poco prima delle foreste» di Bernard-Marie Koltès, protagonis­ta Pierfrance­sco Favino che cura anche l’adattament­o teatrale, con la regia di Lorenzo Gioielli. Il sesto appuntamen­to (dal 12 al 17 febbraio) sarà con «Don Chisciotte», che vedrà come protagonis­ti Alessio Boni, Serra Yilmaz e Marcello Prayer. Dal 26 febbraio al 3 marzo avremo invece la «Salomè» di Oscar Wilde con Eros Pagni e Gaia Aprea per la regia di Luca De Fusco. A chiudere (dal 12 al 17 marzo) sarà infine il «Churchill» di Carlo Gabardini con Giuseppe Battiston e Maria Roveran, diretto da Paola Rota. Invariati i prezzi di biglietti ed abbonament­i, con l’unica eccezione del monologo con Favino.

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 ??  ?? In scenaA fianco Pierfrance­sc o Savino, attesissim­o con il suo monologo «La notte poco prima delle foreste», e Amanda Sandrelli
In scenaA fianco Pierfrance­sc o Savino, attesissim­o con il suo monologo «La notte poco prima delle foreste», e Amanda Sandrelli
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 ??  ?? Attori Sopra, Giuseppe Battiston Nella foto a fianco, da sinistra, Alessandra Mastronard­i, Luca Argentero e Sandro Veronesi
Attori Sopra, Giuseppe Battiston Nella foto a fianco, da sinistra, Alessandra Mastronard­i, Luca Argentero e Sandro Veronesi

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