Migrante con la tbc in fuga Salvini solleva il caso
Un caso di tubercolosi in un richiedente asilo ospitato a Sandrigo, poi uscito dal programma di accoglienza a luglio, suscita l’ira del ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Un immigrato malato e in fuga, forse inconsapevole della gravità della sua condizione. Quanti sono i casi come questo?». Mentre dall’Usl 8 rassicurano, «non c’è bisogno di quarantena o isolamento».
La vicenda nei giorni scorsi ha suscitato l’allarme del presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti (Lega), che si è detto preoccupato per «l’incremento dei casi di tbc e la diffusione di questa malattia gravissima tra immigrati ed extracomunitari». L’episodio ha suscitato anche l’ira del sindaco leghista di Sandrigo Giuliano Stivan, che per primo ha ventilato l’ipotesi di una quarantena.
È emerso infatti che nei mesi scorsi a un giovane ospitato all’ex hotel Virginia, struttura che da tempo viene utilizzata dalla cooperativa sociale Aurora per l’ospitalità a richiedenti asilo, è stata diagnosticata la tubercolosi. Il giovane è stato curato, di conseguenza, con le terapie del caso.
Il ragazzo – un 21enne della Guinea ospitato lì da marzo 2017 - una volta uscito dall’ospedale è tornato a Sandrigo, ma il 25 luglio se n’è andato dalla struttura senza dare spiegazioni e facendo perdere le proprie tracce. Di fatto, smettendo di prendere le medicine prescritte.
«Il caso non richiedeva misure di alcun genere: il ragazzo è stato ricoverato e poi dimesso, in una situazione di non contagiosità – spiega la dottoressa Paola Costa, responsabile del servizio Igiene pubblica dell’Usl 8 Berica – è però a rischio in caso non prenda i farmaci prescritti. È stato fatto il test a tutte le persone che sono entrate in contatto con lui, non ci sono altri casi di tbc. Non serve la quarantena, nè ci sono rischi per la popolazione».
Costa spiega che dell’intera vicenda in questi mesi è stata tenuta informata la prefettura. Mentre la presidente della cooperativa, Aurora Maddalena Doicescu, interpellata, non rilascia dichiarazioni. Sull’intera vicenda Salvini va all’attacco: «Purtroppo la tubercolosi è tornata a diffondersi, gli italiani pagano i costi sociali e sanitari di anni di disastri e di invasione senza regole e senza controlli. Dicevano che eravamo cattivi, allarmisti, pericolosi... Ce l’ho messa e ce la metterò tutta per invertire la rotta».