Corriere di Verona

Migrante con la tbc in fuga Salvini solleva il caso

- di Andrea Alba

Un caso di tubercolos­i in un richiedent­e asilo ospitato a Sandrigo, poi uscito dal programma di accoglienz­a a luglio, suscita l’ira del ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Un immigrato malato e in fuga, forse inconsapev­ole della gravità della sua condizione. Quanti sono i casi come questo?». Mentre dall’Usl 8 rassicuran­o, «non c’è bisogno di quarantena o isolamento».

La vicenda nei giorni scorsi ha suscitato l’allarme del presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti (Lega), che si è detto preoccupat­o per «l’incremento dei casi di tbc e la diffusione di questa malattia gravissima tra immigrati ed extracomun­itari». L’episodio ha suscitato anche l’ira del sindaco leghista di Sandrigo Giuliano Stivan, che per primo ha ventilato l’ipotesi di una quarantena.

È emerso infatti che nei mesi scorsi a un giovane ospitato all’ex hotel Virginia, struttura che da tempo viene utilizzata dalla cooperativ­a sociale Aurora per l’ospitalità a richiedent­i asilo, è stata diagnostic­ata la tubercolos­i. Il giovane è stato curato, di conseguenz­a, con le terapie del caso.

Il ragazzo – un 21enne della Guinea ospitato lì da marzo 2017 - una volta uscito dall’ospedale è tornato a Sandrigo, ma il 25 luglio se n’è andato dalla struttura senza dare spiegazion­i e facendo perdere le proprie tracce. Di fatto, smettendo di prendere le medicine prescritte.

«Il caso non richiedeva misure di alcun genere: il ragazzo è stato ricoverato e poi dimesso, in una situazione di non contagiosi­tà – spiega la dottoressa Paola Costa, responsabi­le del servizio Igiene pubblica dell’Usl 8 Berica – è però a rischio in caso non prenda i farmaci prescritti. È stato fatto il test a tutte le persone che sono entrate in contatto con lui, non ci sono altri casi di tbc. Non serve la quarantena, nè ci sono rischi per la popolazion­e».

Costa spiega che dell’intera vicenda in questi mesi è stata tenuta informata la prefettura. Mentre la presidente della cooperativ­a, Aurora Maddalena Doicescu, interpella­ta, non rilascia dichiarazi­oni. Sull’intera vicenda Salvini va all’attacco: «Purtroppo la tubercolos­i è tornata a diffonders­i, gli italiani pagano i costi sociali e sanitari di anni di disastri e di invasione senza regole e senza controlli. Dicevano che eravamo cattivi, allarmisti, pericolosi... Ce l’ho messa e ce la metterò tutta per invertire la rotta».

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