I no vax non si presentano nelle materne
Bertacco: gli inadempienti (pochi) sono rimasti a casa Organici, il provveditore: i presidi usino le loro graduatorie
Nove bambini delle scuole materne comunali non si sono presentati perché non in regola. Vaccini e carenze d’organico, c’è stato soprattutto questo nell’agenda del primo giorno di scuola a Verona.
Carenze Nella primaria Isotta Nogarola, visitata dall’assessore, maestre costrette a darsi il turno per assistere un bambino autistico
C’era il tema dei vaccini e il risultato è che nove bambini delle scuole materne comunali non si sono presentati alla campanella iniziale. C’era il tema della mancanza di personale e il nuovo dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Albino Barresi, ha sottolineato che «da ieri (martedì, ndr) i presidi sono autorizzati a scorrere le loro graduatorie». Vaccini e carenze d’organico, c’è stato soprattutto questo nell’agenda del primo giorno di scuola a Verona, campanella suonata ieri per una popolazione scolastica da 110.487 bambini e ragazzi fra città e provincia.
Quando si parla del tema dei vaccini il risultato è quello lì. «I genitori di quei nove bambini delle materne comunali hanno scelto spontaneamente di non portarli. In generale noi avevamo avvisato già da tempo circa la richiesta di autocertificazione per chi non avesse ancora provveduto alla vaccinazione, con e-mail che attestasse la prenotazione per portare i bambini a vaccinarsi. La campagna del Comune la conoscete». Così l’assessore comunale all’Istruzione, Stefano Bertacco, lui che nei giorni scorsi proprio circa le scuole materne comunali aveva dettato la linea dura: «Chi non è in regola con le vaccinazioni non entra». Nel resto delle scuole la linea è stata appunto accettare eventuali autocertificazioni chiedendo però ai genitori di prenotare il prima possibile la vaccinazione e presentare il certificato vero e proprio.
Virando al tema del personale, le criticità erano già state raccontate alla vigilia dell’avvio dell’anno scolastico: il problema della mancanza di insegnanti non ancora risolto del tutto, le tante reggenze che costringono i presidi a farsi multitasking (l’esempio di Lidia Marcazzan, Istituto comprensivo 9 e 18, dodici scuole da gestire), la questione della carenza di supplenti, quella dei direttori dei servizi generali amministrativi che dovrebbero essere uno per scuola e invece ne seguono un paio a testa. Abbondano, dunque, gli sforzi extra.
In una delle scuole visitate ieri da Bertacco, la primaria «Isotta Nogarola» di via Dietro Sant’Eufemia, in centro, l’assenza di insegnanti di sostegno ha chiamato le maestre a darsi il turno per assistere un bambino autistico (la nomina dei due sostegni mancanti è prevista per oggi).
Una prima soluzione, come detto, sono le graduatorie, dopo quelle provinciali, cui possono ora attingere i presidi. Spiega il provveditore Barresi: «Detto che il problema riguarda tutto il Veneto, la Lombardia e gran parte del nord Italia, ora i presidi sono autorizzati a utilizzare le loro graduatorie e se questo non sarà sufficiente per coprire tutte le posizioni si penserà poi a ulteriori soluzioni. Tutto ci porta a livello centrale e per passaggi al Ministero e sollecitazioni sindacali mi sembra ci sia la volontà di dare una svolta all’argomento. La speranza va pure a percorsi veloci per procedere alle abilitazioni, anche per non trovarsi a dover cercare durante l’anno personale senza competenze».
Dal canto suo, lo stesso Bertacco dice: «Si sta cercando di fare pressioni dappertutto, in Parlamento, per affrontare il problema. Notizia positiva, invece, è lo sblocco di un fondo importante dedicato all’edilizia scolastica che era stato stoppato dopo un ricorso della Regione: a breve, le scuole che avevano presentato dei progetti avranno le linee guida per la richiesta di finanziamento». Nel suo giro per salutare gli alunni, Bertacco ha visitato le scuole primarie Carmeli, De Amicis, Chiot, Nogarola, Rodari, Agli Angeli, mentre il provveditore, Barresi, è stato in visita alle Rodari, via Carlo Cipolla, in Borgo Venezia: «I genitori mi hanno chiesto delle criticità circa il personale – così Barresi – In ogni caso è stato un primo giorno normale, ogni scuola è partita e non abbiamo registrato notizie particolarmente preoccupanti».