Casa di Giulietta riparte la trattativa «Noi restiamo registi»
Riprenderanno la settimana prossima le discussioni e gli incontri sul futuro della Casa di Giulietta. L’assessore alla Cultura, Francesca Briani (foto), conferma che si continua a lavorare sull’ipotesi di accordo tra la Mox Corporation e il Teatro Nuovo: l’entrata al famosissimo cortile avverrà quindi dalla palazzina Armani di via Cappello (accanto all’accesso attuale) mentre l’uscita, soprattutto nei periodi di massima presenza turistica, avverrà dalla porta del Teatro Nuovo. Ci sarebbero ancora difficoltà sulla parte economica dell’intesa, mentre l’assessore ha fermamente ribadito che «non è mai stata in discussione la gestione e la direzione del progetto da parte del Comune, e men che mai la cessione del ‘brand’ Giulietta e Romeo». La questione del marchio e di una sua possibile vendita a privati fu sollevata anni fa, ma era stata bloccata da una vera e propria sollevazione dei consiglieri di tutti i partiti, guidati da un furibondo Vittorio Di Dio.
La parte economica del progetto resta difficile da concordare anche perché deve accontentare la Mox, il Teatro, il Comune ma anche i condòmini che hanno accesso al cortile. Ed in gioco ci sono milioni di euro, con l’ingresso a pagamento proprio in quel cortile dove arrivano circa 2 milioni di persone l’anno. Il piano della Mox Corporation, dei fratelli Benatti e dei fratelli Martinelli, prevede una gestione per 18 anni dell’accesso al cortile. Il Teatro Nuovo curerebbe invece l’uscita, passando dal foyer teatrale (che dà sul cortile) fino alla porta del teatro stesso, che dà su piazzetta Navona. I visitatori previsti sono in media oltre cinquemila al giorno, la maggior parte dei quali interessati al cortile e alla famosa statua (cui strofinare il seno), entrambe cose che oggi sono gratuite ma che in futuro costerebbero 2 euro e mezzo a persona. (l.a.)