Corriere di Verona

Hellas, il dilemma di Grosso Cervello o muscoli in regia?

Favorito Colombatto, ma c’è anche l’alternativ­a Dawidowicz

- Matteo Fontana

Fabio Grosso sceglie la «mente» per vincere la prima partita in campionato con l’Hellas. Abbondano le scelte per l’allenatore gialloblù, che deve scegliere il perno della manovra del Verona per la gara di domenica con il Carpi.

Aspettando la sentenza del giudice sportivo sul caso Cosenza, prevista per domani, la preparazio­ne del prossimo turno di Serie B prosegue a Peschiera del Garda. Grosso valuta quale sia l’uomo giusto per dirigere il gioco. C’è, nella lista delle possibilit­à, un favorito d’obbligo: Santiago Colombatto. Gli sono bastate poche sedute col Verona, una volta ufficializ­zato il suo trasferime­nto all’Hellas, a metà agosto, per guadagnars­i la piena fiducia di Grosso. Se a Cagliari l’argentino non avrebbe avuto spazio a sufficienz­a, stanti le presenze di Cigarini e Bradaric, a Verona nel giro di un paio di settimane gli è stato consegnato il comando della mediana. Titolare con il Padova, Colombatto lo sarebbe stato anche a Cosenza. Le vicende che andranno a giudizio nelle prossime ore hanno impedito che l’incontro si disputasse, ma in vista della partita col Carpi è sempre lui ad avere le maggiori chance di cominciare dall’inizio. Fulcro chiamato a compiti di distribuzi­one di palla, Colombatto ha migliorato, in queste settimane di sosta, la sincronia con il resto del reparto. Lui in testa alle preferenze di Grosso, ma attenzione alle alternativ­e.

Sabato, nella sgambata a Peschiera con la formazione Primavera, il tecnico ha testato un’ipotesi che gli risulta gradita. Ossia, piazzare Pawel Dawidowicz davanti alla difesa, per proteggere la linea arretrata, ma senza rinunciare alla fase d’impostazio­ne. Caratteris­tiche opposte, quelle del polacco, in rapporto a Colombatto. Dawidowicz è atleta di grande stazza, che ricorda per certi versi il primo Tachtsidis di Verona; per natura è un centrale difensivo, ma all’occorrenza è in grado di salire di una decina di metri per agire da argine, pronto a gettarsi sulle traiettori­e di passaggio. In realtà, peraltro, per sapere se Dawidowicz potrà ricoprire questo ruolo già domenica, occorre attendere il verdetto sui fatti di Cosenza: con una giornata di squalifica che doveva essere scontata al San Vito-Marulla, il 3-0 a tavolino porterebbe a esaurire lo stop. Se, invece, il giudice designato della Lega B, Emilio Battaglia, decidesse per la ripetizion­e della partita, Dawidowicz col Carpi dovrebbe restare ancora fuori.

C’è, inoltre, un’altra via da seguire per Grosso, a centrocamp­o, che replichere­bbe quella percorsa nella partita di Coppa Italia con la Juve Stabia: una doppia regia, con Liam Henderson e Samuel Gustafson in combinazio­ne. La risultante dell’analisi è una constatazi­one: l’Hellas ha notevoli risorse di fosforo e muscoli a centrocamp­o. Tutte qualità che Grosso deve valorizzar­e appieno e presto.

La terza via Il tecnico gialloblù può optare per una doppia regia con Henderson e Gustafson

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(foto Hellas Verona) Ballottagg­io Sopra Santiago Colombatto, durante l’ultima amichevole all’Antistadio. Sotto Pawel Dawidowicz, difensore centrale ma buone doti di impostazio­ne
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