Corriere di Verona

Audi, Lexus e Volvo per i vertici «Amia, basta con questi sprechi»

L’attacco del Pd. La replica: «Benefit introdotto proprio dal centrosini­stra»

- Alessio Corazza

Quasi cinquantam­ila euro l’anno: è quanto spende Amia per pagare il noleggio di cinque auto aziendali. Lo ha scoperto il Pd, con un accesso agli atti del consiglier­e comunale Federico Benini che ha chiesto di conoscere i mezzi a disposizio­ne dei vertici dell’azienda che si occupa del servizio di raccolta e smaltiment­o dei rifiuti a Verona, che tra l’altro ha chiuso l’ultimo bilancio con un rosso di bilancio.

Si tratta di un parco vetture di tutto rispetto, tutte motorizzat­e euro 6 e quindi recentissi­me: una Audi A4 (728,8 euro al mese più Iva), una Ford Mondeo 2.0 TDI (610,06 euro), una Ford S-Max (646,63 euro), una Lexus NX (689,34 euro) e, infine, una Volvo V90 (1.294,21 euro al mese). Si tratta di automobili con prezzi di listino dai 40mila ai 60mila euro). Tutti i contratti di noleggio sono «full-service», e comprendon­o i costi dell’assicurazi­one. «Crediamo sia ora di farla finita con questi sprechi che rappresent­ano uno schiaffo in faccia ai cittadini che rateizzano le bollette e anche a quelli che fanno i conti tre volte per riuscire a pagarle regolarmen­te - dichiara Benini con Elisa La Paglia, altra consiglier­a comunale del Pd - Attendiamo provvedime­nti immediati dal presidente Michele Croce che da quando si è seduto sulla poltrona Agsm, capogruppo di Amia, ha raffreddat­o i suoi bollenti spiriti in fatto di tagli agli sprechi. Che cosa avrebbe detto di questa situazione il Croce di un anno e mezzo fa? E che cosa ha intenzione di fare ora?». I due, infine, promettono di continuare «ad approfondi­re questo aspetto odioso della gestione delle aziende pubbliche appurando chi, tra i vertici, ha in uso le auto e a quale titolo. Risultereb­bero infatti auto in uso anche a chi non ha più ruoli esterni».

Croce, chiamato in causa come presidente di Agsm ma anche come leader politico, non risponde direttamen­te, ma affida il compito al consiglier­e comunale del suo movimento Verona Pulita, Gian Marco Padovani: «Sono auto previste nei contratti dei dirigenti che sono state confermate anche dai CdA ove Presidente era Brigo del Pd (in realtà il Pd allora non esisteva ancora, ndr) e consiglier­a d’amministra­zione l’attuale consiglier­a Comunale La Paglia, che non risultano aver fatto all’epoca nessuna opposizion­e .- l’affondo - Anzi Brigo è stato il primo presidente di Amia, targato PD, a dotarsi di un’auto presidenzi­ale. Quanto ad Agsm basti notare che Croce al momento del suo insediamen­to ha immediatam­ente rinunciato all’auto presidenzi­ale di cui prima di lui godeva invece Fabio Venturi».

Sulla vicenda chiarisce alcuni dettagli anche il direttore generale di Amia, Maurizio Alfeo. «Queste auto aziendali sono benefit previsti dai contratti dei nostri dirigenti spiega - per i quali pagano una parte con il loro stipendio». Dal sito di Amia risultano quattro dirigenti: oltre ad Alfeo, Marco Gruberio, Ennio Cozzolotto e Diego Testi. Le auto sono cinque perché una è in dotazione al presidente, che è appena cambiato: al posto di Andrea Miglioranz­i (nominato ai tempi di Tosi), si insedierà Bruno Tacchella , del gruppo Verona Domani.

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