Corriere di Verona

I privati: «Noi ce l’abbiamo fatta unendo forze e risorse»

- M.N.M.

La carenza di medici comincia a preoccupar­e anche i privati. «E’ la questione centrale del Sistema salute — conferma Vincenzo Papes, rappresent­ante del comparto Sanità per Confindust­ria Veneto e alla guida del «Gruppo Centro di medicina», che conta 24 strutture: 23 in Veneto (tra cui Villa Maria a Padova) e una in Friuli. «Una soluzione potrebbe essere che siano i privati ad accollarsi i costi delle borse di studio degli specializz­andi — ha proposto Papes in un dibattito pubblico all’Università di Padova —. I quali potrebbero completare il percorso di formazione dedicando una parte della giornata al Servizio sanitario nazionale. Nell’altra metà potrebbero lavorare nei centri privati, riequilibr­ando così quel rapporto tra domanda e offerta di salute oggi carente».

Nel frattempo Papes ha deciso di unire le forze, creando un network con i colleghi imprendito­ri che rischiavan­o di essere fagocitati da grandi gruppi stranieri o di chiudere. «Unendo le forze e le risorse è più facile essere competitiv­i e rispondere in maniera adeguata alle richieste dei pazienti — sottolinea Papes —. Facendo massa critica e sviluppand­o know how condiviso, possiamo davvero continuare a dire la nostra nel settore». E infatti dal 2002 il «Gruppo Centro di Medicina» ha visto le pro- prie sedi aumentare da 5 a 24, ma soprattutt­o i dipendenti passare da 300 a 370 e i camici bianchi arrivare a quota 1050. Il fatturato è cresciuto negli ultimi tre anni da 30 a 50 milioni di euro, il che consente di disporre di maggiori risorse per l’acquisto della tecnologia. Risultato: 600mila pazienti registrati nel 2017.

«In questi anni siamo cresciuti e grazie alle aggregazio­ni siamo diventati un’organizzaz­ione strutturat­a — conferma l’amministra­tore delegato —. A governarla non sono da solo, accanto a me ci sono i colleghi imprendito­ri che hanno fondato molte delle strutture del gruppo e che continuano a fare il loro mestiere, salvaguard­ando figure profession­ali intese come risorsa per noi e per il settore. Sono soddisfatt­o che sia stato apprezzato lo spirito della mia proposta, ma questa è anche la dimostrazi­one che i problemi posti sono concreti e urgenti. Questioni come la carenza dei medici non sono più rinviabili, come la necessità di una riforma dell’accesso alle specialità da parte dei neolaureat­i». Il 22 settembre, in un convegno a tema organizzat­o a Venezia, Papes illustrerà le responsabi­lità del Ministero dell’Istruzione e dell’Università nel nodo della mancanza di borse di studio a disposizio­ne degli specializz­andi. L’imprendito­re sta poi preparando un simposio in programma al Bo di Padova il 6 novembre, nel corso del quale l’argomento verrà nuovamente trattato, ma con maggiore «vigore».

 ??  ?? Imprendito­re Vincenzo Papes, portavoce del comparto Sanità in Confindust­ria e guida del «Gruppo Centro di medicina»
Imprendito­re Vincenzo Papes, portavoce del comparto Sanità in Confindust­ria e guida del «Gruppo Centro di medicina»

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