Melegatti, un pandoro «spaziale»
Un esponente della dinastia vicentina degli Spezzapria dietro l’offerta di 13,5 milioni di euro
Proviene da una dinastia imprenditoriale della provincia di Vicenza il compratore che si è aggiudicato in via provvisoria la Melegatti. Secondo quanto risulta al Corriere di Verona, è un membro della famiglia Spezzapria l’acquirente della storica azienda dolciaria veronese. Gli Spezzapria, vicentini di Velo d’Astico, sono proprietari della Forgital, azienda di forgiatura metalli che produce componenti per motori d’aereo e razzi spaziali.
Proviene da una dinastia VERONA imprenditoriale della provincia di Vicenza, che ha saputo costruire negli anni un’eccellenza mondiale come Forgital, chi si è aggiudicato in via provvisoria la Melegatti. Secondo quanto risulta al
Corriere di Verona, è un membro della famiglia Spezzapria l’acquirente della storica azienda dolciaria veronese dichiarata fallita il 29 maggio.
Gli Spezzapria sono originari di Seghe di Velo d’Astico, nel Vicentino ai piedi dell’Altopiano di Asiago. Come si legge nel sito web di Forgital, che è solamente in inglese a testimonianza della vocazione internazionale del gruppo, «la compagnia è il risultato naturale dell’evoluzione imprenditoriale di un’impresa familiare le cui origini affondano nella seconda metà del 19esimo secolo in Italia». Forgital è stata fondata nel secondo dopoguerra da Mariano Spezzapria, al comando c’è oggi la seconda generazione. Nadir e Roberto sono rispettivamente presidente e vicepresidente, con Luciano nel consiglio di amministrazione, mentre Giorgio è a capo del network commerciale dell’azienda, a Houston in Texas.
Forgital non ha nulla a che vedere con i pandori, ma nemmeno con il settore agroalimentare. È infatti specializzata nella forgiatura dei metalli, in particolare nella laminazione circolare degli anelli. Sempre dal sito, si legge che oggi Forgital costruisce componentistica per motori di aerei, razzi spaziali, satelliti artificiali e stazioni orbitanti. Tra le altre cose, è fornitore certificato per Rolls-Royce, oggi il più importante costruttore di motori d’aereo del mondo. Nel 2016, ha registrato un fatturato di 320 milioni di euro.
Membri della famiglia Spezzapria hanno interessi imprenditoriali personali anche fuori da Forgital, anche se al momento non nel settore alimentare, cosa che qualificherebbe l’operazione Melegatti come slegata dal core business di famiglia. Il dossier Melegatti era seguito da tempo a Velo d’Astico. Ed è possibile che, nella decotta azienda veronese che inventò il pandoro, sia stato visto un potenziale investimento.
Melegatti ai tempi d’oro fatturava circa settanta milioni di euro prima di venire travolta dai debiti. L’intera azienda – intesa come la proprietà del marchio, dello stabilimento di San Giovanni Lupatoto e di quello, mai entrato in funzione, di San Martino Buon Albergo –è stata aggiudicata per 13,5 milioni, quasi cinque in meno rispetto ai 18 della prima asta andata deserta in cui vi era anche l’obbligo di garantire l’occupazione ai dipendenti. Qualcuno con le spalle large dal punto di vista finanziario, come gli Spezzapria, può ora permettersi di scommettere sul rilancio.
A fare da tramite per l’offerta è stato il professionista Luca Longaretti, che aveva già rappresentato il fondo americano De Shaw nel tentativo, poi abbandonato, di rilevare Melegatti. L’identità dell’acquirente sarà confermata ufficialmente ad aggiudicazione definitiva, prevista il 28 settembre, a meno di improbabili rilanci.