Bauli: «Convinceremo il ministro Toninelli che la Tav va realizzata»
Il presidente di Confindustria: «A breve incontreremo il ministro»
Tav, Bauli rilancia: «L’A4 ha avuto un incremento di traffico del 13%, l’A22 è intasata. Penso che Toninelli capirà l’assoluta utilità del progetto, anche per provare a spostare sempre più il traffico dalla strada alla rotaie».
Il Quadrante Europa macina nuovi record e diventa naturale testimonial del passaggio di sempre più merci dai camion ai treni. E, di conseguenza, anche della Tav. Dopo che già nel 2016 si era toccato il primato di 16.294 coppie di treni movimentate a Verona, quello che è il primo interporto del continente davanti a tre hub tedeschi (Brema, Norimberga e Berlino) ne ha movimentate 16.329 nel 2017. Di questi treni, che hanno trasportato nel complesso 28 milioni di tonnellate di merce, la grande maggioranza - 13.542 - sono intermodali, ovvero con carichi che passano dalla gomma al ferro e viceversa. Se fosse un porto, il Quadrante Europa sarebbe il quarto in Italia dopo Genova, La Spezia e Livorno. Un traffico, quello che passa da Verona, in larghissima parte diretto oltre il Brennero: delle 210 coppie di treni che transitano ogni settimana, la gran parte è diretta in Germania (162) e altri paesi del Nord Europa.
Da questo quadro si intuisce l’importanza del Quadrante Europa e la sua strategicità per Verona, all’incrocio tra i due corridoi europei scandinavo e mediterraneo. «Si tratta di numeri che ci fanno chiaramente intuire come la presenza di infrastrutture rilevanti incida direttamente sulla vita delle imprese e delle persone creando sviluppo e benessere», rileva il presidente di Confindustria Verona Michele Bauli, ieri presente nella sede del Consorzio Zai anche per accendere i riflettori su un’infrastruttura «ancora poco conosciuta, anche tra i nostri associati» e che punta a crescere ancora. In ballo c’è tra le altre cose un progetto da 90 milioni di euro di Consorzio Zai e Rfi per un nuovo terminal ferroviario, capace di ospitare convogli lunghi più di 750 metri che potranno arrivare a Verona una volta aperto il tunnel di base del Brennero, nel 2026. «Le grandi opere hanno la capacità di modificare la vita delle persone. Le infrastrutture rappresentano una grande occasione per pensare al futuro strategico del nostro paese», rileva Bauli.
Quelle del presidente di Confindustria sono parole che possono essere lette anche alla luce della stretta attualità. Il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, si è distinto per dichiarazioni bellicose nei confronti del progetto dell’Alta Velocità e Alta Capacità ferroviaria tra Brescia e Verona, già appaltato e pronto a essere cantierato. Un progetto di cui, tra l’altro, beneficerebbe anche lo stesso Quadrante Europa, visto che sui nuovi binari potrebbero passare molti più treni merci di oggi. Già altre volte, nelle scorse settimane, Bauli si è esposto in prima persona per perorare la causa
Michele Bauli L’A4 e l’Autobrennero sono intasate. Toninelli capirà l’utilità di un progetto che toglie traffico dalle strade
del progetto Tav. «Penso sia importante farne capire l’importanza. Parleremo a breve con il ministro - assicura - ci siederemo attorno a un tavolo e penso avrà piacere a dialogare con noi». Sarà, ma finora ha preferito vedere i comitati no-Tav, ultimamente a Lonato, dove dovrebbe aprire il primo cantiere della tratta. Bauli sdrammatizza e rileva che Toninelli non ha detto di voler bloccare l’opera ma solo di volerne valutare i costi e i benefici. «L’A4 ha avuto un incremento di traffico del 13 per cento, l’Autobrennero è intasata - sottolinea Bauli - Io sono un ottimista di natura, penso che Toninelli capirà l’assoluta utilità di questo progetto, anche per provare a spostare sempre più il traffico dalla strada alla rotaie».
«L’incidente in autostrada di Bologna e il crollo del ponte a Genova sono esortazioni a quanto sia importante spostare traffico pesante dalle strade - dice Matteo Gasparato, il presidente del Consorzio Zai - E un’infrastruttura come il Quadrante Europa è l’esempio di come questa tendenza possa essere invertita». Aggiunge Mario Castaldo, ad di Terminali Italia, controllata di Rfi che opera i terminal logistici: «Qui a Verona si stanno realizzando cose forse poco pubblicizzate, ma che se utilizzate dalle imprese daranno una grandissima spinta al trasporto intermodale».