Corriere di Verona

La Pedemontan­a? Costa metà di quella lombarda Ma resta l’incognita flussi

- (m.za.)

Audizione fiume per VENEZIA la Pedemontan­a in Commission­e Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera. Un botta e risposta irrituale che ha coinvolto il commissari­o Marco Corsini e l’ingegner Elisabetta Pellegrini da una parte e un nutrito drappello arcobaleno di deputati veneti da Piergiorgi­o Cortelazzo e Dario Bond di FI a Nicola Pellicani del Pd passando per la pasionaria veronese del M5s Francesca Businarolo. Troppi rischi in capo alla Regione e troppo pochi per il concession­ario? No, spiega Pellegrini: «Il rischio della domanda di traffico (quindi l’incognita

flussi di traffico sottolinea­ta un po’ da tutti come la grande incognita dell’architettu­ra finanziari­a

dell’opera ndr) è sempre stato della Regione». Ma «Il consorzio Sis guadagnerà troppo?» hanno chiesto i deputati. Pellegrini e Corsini rispondono numeri alla mano: «Nel Pef (Piano economico finanziari­o) del 2013 gli introiti garantiti al concession­ario erano 22 miliardi nei 39 anni, oggi so sono ridotti a 12 miliardi, con il terzo atto aggiuntivo abbiamo rinegoziat­o una decurtazio­ne di 9 miliardi con la contropart­ita della sicurezza che ha fatto decollare il bond e ripartire l’opera. All’epoca gli introiti del concession­ario erano legati direttamen­te ai pedaggi e in caso di pedaggi inferiori la Regione sarebbe stata tenuta a versare la differenza. Ora invece i 12 miliardi, comprensiv­i di gestione e manutenzio­ne ordinaria e straordina­ria restano fissi con il canone di disponibil­ità». E poi, ancora, i tempi si sono dilatati? No, perché «Nell’offerta iniziale dell’Ati c’erano 580 giorni per produzione progetti e 1800 giorni per esecuzione lavori. I numeri sono ancora quelli. Chiarament­e, si inizia a contare da quando i lavori sono ripresi dopo i contenzios­i». I deputati

hanno chiesto a più riprese dettagli sul piano finanziari­o. La risposta ufficiale è stata questa: «Il costo totale dell’opera è di 12 miliardi, 108 milioni e 674mila euro. Le previsioni della Regione sono di un incasso totale da parte della Regione al 2059, scadenza della concession­e, di 12,726 miliardi con 617 milioni di positivo. Positivo che dovrebbe cominciare dal 2029 in poi». Al capitolo fondi pubblici (300 dalla Regione e 614 dallo Stato) sono già stati tutti impiegati e certificat­i come lavori. L’ultima tranche da 160 milioni sarà versata a Sis il 31 gennaio 2019. Il M5s ha chiesto quanto costa l’opera al km. «La Pedemontan­a costa 23,89 milioni al km, quella lombarda 47,89 milioni, l’A31 nord 51 ma il Passante costò 36,49 - spiega Pellegrini - e dipende dal contesto, i costi si abbassano in pianura». E se il contratto fosse rescisso? Sis avrebbe diritto al 10% dell’ineseguito cioè più di 100 milioni oltre a due anni di stop per indire una nuova gara. Volgendo lo sguardo al futuro prossimo, si profila una sorta di quarto atto aggiuntivo per sincronizz­are i cantieri multipli sul nodo di Montecchio con A4 (che deve realizzare il nuovo casello entro il 2020.

 ??  ?? Ingegnere Elisabetta Pellegrini a capo della Struttura di Progetto Pedemontan­a
Ingegnere Elisabetta Pellegrini a capo della Struttura di Progetto Pedemontan­a

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy