Vittime della Gardesana, i familiari raccolgono oltre diecimila firme
Tra i promotori i genitori del ragazzo olandese morto a luglio
Sono oltre diecimila le firme raccolte per chiedere la messa in sicurezza della Gardesana orientale e delle strade di collegamento del territorio gardesano, nonché l’apertura di accessi al lago per i residenti. I promotori della petizione, iniziata nei primi giorni di agosto, Annalisa Mancini e la famiglia van Keulen, hanno un tragico lutto in comune. Annalisa è di Lazise, ha perso il papà Giuseppe 22 anni fa, investito mentre era in bici sulla corsia ciclopedonale della Gardesana. I van Keulen sono olandesti: erano in vacanza sul Garda quando, il 20 luglio scorso, il 17enne Koen ha perso la vita cadendo accidentalmente nel Rio Dugale in un tratto di strada senza marciapiedi né protezioni.
Le 10.333 firme raccolte, di cui 4.637 di turisti stranieri, sono state consegnate ieri ai sindaci di Lazise, Luca Sebastiano, e di Castelnuovo del Garda, Giovanni Peretti. Le richieste sono sostanzialmente tre: prevedere cordoli o paletti separatori lunga la ciclo-pedonale, oltre che un marciapiede, sulla Gardesana Orientale; mettere in sicurezza le strade di collegamento tra le frazioni, i quartieri residenziali e il centro di Lazise; aumentare il numero di accessi pubblici al lago. Tra Lazise Castelnuovo, sono quasi 5 milioni i turisti ogni anno.