Nuovo rebus serie B, torna l’ipotesi a 22 club Hellas in stand by Frattini: «Ora si risolva»
Doveva essere una pagina chiusa, invece la fine della maratona estiva che riguarda la Serie B non è ancora stata scritta. Otto giorni fa il Collegio di Garanzia dello Sport ha deliberato, a ristretta maggioranza (3 componenti a favore, 2 contro), la permanenza del campionato nel format a 19 squadre, respingendo i ricorsi dei club che puntavano ad essere ripescati: Catania, Siena, Ternana, Pro Vercelli e Novara.
Subito è partita la risposta delle società deluse, con la richiesta depositata al Tar del Lazio di sospendere il provvedimento. Il reclamo di Ternana e Pro Vercelli è stato accolto e così tutto è tornato in discussione. Adesso la B rischia di fermarsi: «Il fatto nuovo è che il Tar del Lazio, oltre che sospendere la sentenza ha sospeso il campionato. È chiaro che se noi dovessimo aspettare la data dell’ordinanza collegiale che il Tar ha stabilito al 9 ottobre vuol dire che fino al 9 ottobre non si giocherebbe la serie B. E questo mi sembra impossibile sotto il profilo della passione sportiva di milioni di tifosi. Quindi venerdì 21 settembre il Collegio di garanzia riesaminerà la questione in una composizione completamente nuova». Queste le parole del presidente del Collegio, Franco Frattini, intervenuto a Radio InBlu.
Frattini aveva votato per riportare la B a 22 e aveva già chiarito, in due tweet, che sarebbe servito tornare a dibattere sulla vicenda: «Le parti in causa riceveranno richiesta di rinuncia a tutti i termini affinché io possa convocare il Collegio già in settimana per una decisione sulla serie B, a seguito del decreto Tar Lazio. Il Collegio di garanzia dello Sport dovrà decidere in settimana sul formato della B e, se si deciderà per 22 squadre, quali tre hanno diritto. Io ovviamente non ci sarò perché avevo già espresso pubblicamente la mia posizione per la B a 22»
. Da queste dichiarazioni di Frattini ha preso corpo un nuovo iter, con le date di convocazione per il Collegio di Garanzia che sono state duplicate. Primo appuntamento venerdì, per decidere sul format, secondo lunedì, onde stabilire i criteri per il ripescaggio. Letta così, sembrerebbe esserci aria di ribaltone, ma la Lega B e la Figc sono pronte a replicare e a confermare la linea adottata ad agosto: il torneo deve rimanere invariato nella sua versione «ridotta», per questioni di equilibrio economico e per non ricadere in situazioni fallimentari, quali quelle che hanno portato al crac di realtà come Bari e Cesena. Un principio che il presidente di Lega, Mauro Balata, ha affermato più volte, nell’ultimo caso proprio dopo la pronuncia del Collegio della settimana scorsa.
Il Verona, dal canto suo, ha sempre ribadito il sostegno alla via della B a 19. Adesso, con la possibilità che ci sia una marcia indietro, l’Hellas si è messo in stand-by, per capire, di concerto con la Lega, la Federcalcio e le altre società di Serie B, se il clamoroso ribaltone sia plausibile o meno. A ballare è anche l’aspetto economico, perché un campionato con più squadre comporterebbe per le casse di ogni club un mancato introito pari a circa un milione di euro, visto che la «torta» sarebbe divisa in più fette. Il groviglio burocratico (e legale) parrebbe essere vicino alla soluzione, ma visti i precedenti sarebbe azzardato sbilanciarsi sulla definizione certa di un epilogo, qualunque esso sia.