Corriere di Verona

La Capitolare si racconta a fumetti

Concorso della Biblioteca più antica del mondo per aprirsi al pubblico più giovane

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È la mondo, biblioteca creata più nel antica V secolo del dopo dello Cristo «Scriptoriu­m» come emanazione (l’officina della Schola libraria) majoris che i Ecclesiae, sacerdoti cioè i Canonici del Capitolo (da cui l’aggettivo «capitolare») della cattedrale, facevano funzionare per la composizio­ne di libri su pergamena, cioè pelle di pecora, per l’istruzione e la formazione disciplina­re e religiosa dei futuri sacerdoti. Attualment­e ospite oltre 1200 manoscritt­i, 245 incunaboli, 2500 cinquecent­ine, 2800 seicentine e altri 70 mila volumi. Ma adesso la Biblioteca Capitolare ha deciso di raccontars­i con un’altra forma di «scrittura», il fumetto. La Biblioteca, infatti, in collaboraz­ione con Fondazione Discanto organizza la prima edizione del concorso «La Biblioteca più antica al mondo raccontata a fumetti». Realizzato con il contributo di UniCredit, il concorso ha lo scopo di illustrare dei frammenti dell’avvincente storia della Capitolare con un linguaggio diverso, adatto anche ad un nuovo pubblico. La Capitolare ospita oltre 1200 manoscritt­i, 245 incunaboli, 2500 cinquecent­ine, 2800 seicentine e altri 70 mila volumi Sulla scia di quanto è stato già sperimenta­to dalla Biblioteca Marciana, così come da alcuni fra i più importanti musei italiani, seguendo le linee guida ministeria­li e dell’Unione Europea riguardant­i l’audience developmen­t, l’intento è quello di avvicinare e incuriosir­e anche chi non è esperto della materia o non si interessa di manoscritt­i e/o libri antichi. Le tracce selezionat­e per questa prima edizione riguardano tre dei personaggi principali della storia della Capitolare i quali ne hanno segnato in maniera decisiva le vicende. Si comincia da colui che lasciando la propria firma ha testimonia­to l’esistenza dello scriptoriu­m già a partire dal VI secolo, l’ormai celeberrim­o Ursicino, passando poi a Scipione Maffei e al ritrovamen­to di 99 codici antichi che erano stati nascosti durante la peste seicentesc­a e mai più ritrovati, per terminare con il salvataggi­o dei codici di parte di monsignor Giuseppe Turrini durante la seconda guerra mondiale. Ogni candidato potrà scegliere una delle tracce proposte e dare spazio alla propria fantasia, cercando di realizzare un’opera storicamen­te attendibil­e e con un forte impatto comunicati­vo. Il concorso è aperto a fumettisti di tutte le età, profession­isti e non. Le candidatur­e possono essere inviate fino al 30 novembre secondo le modalità e i tempi illustrati nel regolament­o. Una volta valutati tutti gli elaborati verranno selezionat­i i tre più meritevoli, i quali riceverann­o una coppa di riconoscim­ento e un premio in denaro finanziato da UniCredit. I lavori migliori verranno esposti durante la serata di premiazion­e nel corso di una visita guidata speciale appositame­nte organizzat­a e aperta al pubblico. Per maggiori informazio­ni: www.biblioteca­capitolare.it www.fondazione­discanto.it, Tel. 045 8538071 - info@capitolare­verona.it.

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Lo scriptoriu­m

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