Corriere di Verona

Vidotti: «Dividere per due costi pensati per tre non è un’operazione facile»

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Manager sportivo Andrea Vidotti

Aprire la trattativa con i privati, senza vederla come «piano b», e analizzare bene i costi, senza dare nulla per scontato, partendo dal forte investimen­to sulla comunicazi­one. Costi pratici e consigli sull’operazione «Olimpiadi a Cortina» li dà Andrea Vidotti, manager sportivo (fra i suoi assistiti del passato nomi come Alberto Tomba, del presente Sofia Goggia, Christof Innerhofer, Dorothea Wierer, solo per citarne alcuni)ed esperto di sport marketing. Quanti soldi servono a Cortina per i Giochi 2026?

«Stima complessa: oltre agli impianti sul territorio, c’è il discorso della sostenibil­ità. Tenete conto, poi, che passare dalla candidatur­a a tre a quella a due può cambiare gli equilibri, non si tratta solo di dividere in due una cifra che era stata studiata per tre. Insomma, non bisogna dare nulla per scontato e serve studiare tutto nei dettagli». Proviamoci

«Solo per la riattivazi­one della pista del bob serviranno 20-30 milioni. Da non sottovalut­are anche la realizzazi­one di un centro stampa: la comunicazi­one è fondamenta­le in tali occasioni, stiamo parlando di eventi planetari: qui si può restare su strutture attorno al milione di euro, smontabili, ma super funzionali. Noi veniamo dall’esperienza in Corea, per non parlare di quella di Sochi: strutture faraoniche, super investimen­ti». Poi?

«C’è poi tutta la voce dell’ospitalità, del villaggio Olimpico: serve invogliare la gente a venire, dare tutti i servizi alla macchina organizzat­iva che si sposta. E parliamo di numeri alti. Sicurament­e a Cortina, solo per lo stretto necessario, non si scende sotto i 100 milioni».

L’ipotesi di un finanziame­nto privato, secondo lei, è percorribi­le?

«Certo. Il Veneto e la Lombardia, poi, in tal senso, hanno già una vocazione al mondo privatisti­co, all’autofinanz­iamento. L’ideale sarebbero dei project financing, un’integrazio­ne fra fondi pubblici e quelli degli imprendito­ri del territorio».

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