Corriere di Verona

Collettore del lago di Garda Verona e Brescia compatte «Avanti con il progetto»

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A un anno dalla sottoscriz­ione del protocollo di intesa tra le due Ato (bresciana e veronese) per il coordiname­nto delle attività legate al collettame­nto e alla depurazion­e del lago di Garda si è nuovamente riunito il tavolo tecnico tra Verona e Brescia con la partecipaz­ione delle Regioni Veneto e Lombardia e delle società di gestione del servizio idrico integrato, Azienda Gardesana Servizi e Acque Bresciane.

L’incontro è stato l’occasione per fare il punto della situazione sull’attività di collaboraz­ione, che ha consentito l’elaborazio­ne e la stipula dell’accordo con il ministero dell’Ambiente per il co-finanziame­nto dell’opera, cui è seguito il decreto ministeria­le di impegno sul bilancio dello Stato per il triennio 2018-2019 dei fondi che complessiv­amente ammontano a 40 milioni per la sponda veronese e 60 milioni per quella bresciana. I lavori di progettazi­one procedono secondo i programmi concordati. La Regione del Veneto ha stanziato una prima tranche di 300.000 euro per il cofinanzia­mento del progetto definitivo; è in bilancio, inoltre, un ulteriore contributo di 1.500.000 euro che si aggiunge al milione promesso dalla Provincia di Verona.

«Ogni decisione sul progetto — ha sottolinea­to Daniela Gerardini, presidente dell’Ufficio d’ambito di Brescia — non può prescinder­e dagli obiettivi che abbiamo condiviso nell’accordo con il Ministero, le Regioni e l’Ato veronese. Il nostro impegno — ha aggiunto — è dunque favorire ogni soluzione tecnico-progettual­e che ne permetta il più rapido ed efficace raggiungim­ento».

«Sia dalla sponda bresciana che da quella veronese siamo tutti sulla stessa linea, e siamo pronti per iniziare questa attesa opera — afferma Claudio Melotti, il nuovo presidente del Consiglio di Bacino dell’Ato Veronese — L’opera resterà quella approvata che ha convinto il ministero a elargire un contributo di ben 100 milioni di euro, e alla base ci sono motivazion­i tecniche che non possono essere ignorate».

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