«Piacere, Dawidowicz sono il tuttofare dell’Hellas»
Il polacco si presenta. Pazzini acciaccato, è in forse per Crotone
Con lui l’Hellas può avere più combinazioni di un cubo di Rubik. In difesa o a centrocampo, Pawel Dawidowicz è il tuttofare del Verona: «In che ruolo mi trovo meglio? Con franchezza, per me è indifferente, anche se in mediana mi trovo bene, perché è una posizione in cui posso sia andare in avanti che muovermi in copertura», dice lui. Tony D’Amico, ds gialloblù, l’ha soffiato alla concorrenza del Palermo, ad agosto, dopo un serrato corteggiamento fatto di lunghe telefonate notturne. Rino Foschi, antico pirata dei direttori sportivi, ha incassato il sorpasso a fil di gong da parte dell’Hellas e, sanguigno com’è, qualche moccolo l’avrà tirato. Dawidowicz è passato al Verona dal Benfica: «Palermo è stata una bella esperienza, nella passata stagione – racconta –, mi sono ambientato, ho preso confidenza con il calcio italiano, giocando con continuità, e poi abbiamo sfiorato la promozione in Serie A. Adesso, però, c’è l’Hellas: voglio aiutare a riportarlo dove merita». Scontate le due giornate di squalifica che gli sono state comminate per delle parole poco garbate rivolte a uno dei guardalinee della vulcanica finale di ritorno dei playoff tra Frosinone e Palermo, a giugno (l’espulsione scattò quando già era in panchina, sostituito per un infortunio), Dawidowicz si è visto in campo per la prima volta in campionato con l’Hellas domenica.
Nel 4-1 al Carpi, il polacco è entrato e ha preso possesso della linea mediana. A Grosso piace posizionarlo in un ruolo di rottura che, però, è fatto anche di costruzione del gioco. Attenzione, infatti, perché Dawidowicz ha piedi per nulla ferrosi, anzi: «Il mio idolo è Frank Lampard, un centrocampista che sapeva toccare bene la palla ed usava sempre la testa. Per me, in questo momento, è importante ritrovare il ritmo-partita, visto che sono appena rientrato», continua. E, intanto, si tiene stretta l’ambizione di guadagnarsi la convocazione in nazionale, con la Polonia che è impegnata nella Nations League nello stesso girone dell’Italia (due settimane fa, a Bologna, la partita si è chiusa sull’1-1): «Se farò delle buone cose con il Verona avrò delle possibilità per essere notato». All’Hellas, negli anni 80, passò, senza fortuna personale, per un’incredibile serie di malanni fisici, un grande della storia del calcio polacco, Wladyslaw Zmuda. Dawidowicz, seguendo le sue orme, proverà a conquistare quanto il suo predecessore in gialloblù non è riuscito a ottenere.
Intanto, brutte notizie dal campo: per Pazzini, a causa di un affaticamento muscolare, è in forse la trasferta di Crotone.