Comunicato sindacale
L’assemblea dei giornalisti del Corriere del Veneto-Corriere di Verona ha ribadito all’unanimità dei presenti il giudizio fortemente critico, già espresso in precedenza, sul piano di pesante riorganizzazione dei dorsi locali di Rcs, diventato operativo ieri mattina. Un piano che risponde a una logica di marcata contrazione delle risorse, umane e non solo, a disposizione delle edizioni locali del Corriere della Sera e che impatta in modo massiccio sull’organizzazione e sui carichi di lavoro, già molto elevati, al punto da modificare radicalmente – con l’istituzione del desk centrale di Padova, che dovrà occuparsi dei settori cultura, sport e web per le edizioni del Veneto, Trentino, Alto Adige e Bologna – la fisionomia e la struttura del giornale, così come si era andato consolidando nei suoi 16 anni di esistenza.
Per queste ragioni, l’assemblea ha dato mandato al Cdr di condurre un monitoraggio puntuale sul funzionamento della nuova organizzazione del lavoro e di verificarne la tenuta e la sostenibilità con la direzione, fissando un test generale di controllo a un mese dall’entrata in vigore del piano. Appare peraltro inaccettabile e contraddittorio il fatto che l’azienda da un lato proceda con una riorganizzazione che riduce il numero complessivo dei giornalisti interni, destinati sempre di più a compiti di desk, e allo stesso tempo faccia pressioni anche sui responsabili dei singoli settori perché rispettino i tetti di spesa per le collaborazioni esterne, calcolati regolarmente al ribasso.
L’assemblea ritiene inoltre necessario, alla luce del nuovo assetto del giornale, che venga affrontato con la direzione e l’azienda anche il tema dei numerosi colleghi che, nel corso degli anni, hanno svolto e continuano a svolgere mansioni di coordinamento delle cronache o di altro settore o che hanno acquisito nuove competenze come il web, senza che siano stati loro riconosciuti un’adeguata qualifica o uno degli avanzamenti alternativi previsti dal contratto giornalistico nazionale.