Hellas e il dubbio «Pazzo»
La capolista con lo Spezia: Grosso deve gestire il bomber, Tupta l’asso nella manica
Guarda il mondo da lassù, l’Hellas, e pensa alla maniera migliore per continuare la scalata. La riflessione non necessita di tempi lunghi per arrivare a un responso: guadagnato il primo posto nella classifica del campionato con il blitz di sabato a Crotone, stasera il Verona affronta il secondo impegno nel giro di pochi giorni.
Al Bentegodi arriva lo Spezia, caricato a molla dalla vittoria con il Cittadella, guidato in panchina da un guru-artigiano come Pasquale Marino, maestro di un gioco d’attacco costruito all’insegna del criterio. Fabio Grosso ha preferito non parlare in vista della partita: ha riunito la squadra al centro sportivo di Peschiera del Garda per recuperare le energie spese e limare quel che serve per replicare con lo Spezia la prestazione brillantissima di Crotone. Con la settimana che si chiuderà in trasferta a Salerno, c’è da studiare anche una forma di turnover che non si traduca in un ribaltone. La rosa ampia a disposizione di Grosso consente al tecnico di amministrare le forze senza subire alcun deficit in termini di qualità. Intanto, però, resta il dubbio che riguarda Giampaolo Pazzini, bloccato da un affaticamento muscolare giovedì scorso, out sabato e in ripresa ora, ma pur sempre da gestire alla luce del calendario fitto. Il Pazzo, domenica, ha proseguito con il lavoro differenziato, aumentando la tenuta nella seduta di ieri. Certo, rischiarlo sarebbe un’insidia da calcolare bene, e così il rebus resta aperto.
Il grattacapo è relativo, per Grosso, che non avrà di certo Samuel Di Carmine (ed è difficile che il centravanti possa esserci con la Salernitana, mentre il suo recupero è probabile per l’anticipo con il Lecce, venerdì 5 ottobre) ma che ha «scoperto» il peso specifico che, in attacco, sa assicurare Lubomir Tupta. La punta slovacca ha messo a ferro e fuoco la difesa del Crotone; ha sbagliato, è vero, un paio di gol facili, ma la ferocia agonistica con cui ha aggredito la profondità, sempre pronto allo scatto in verticale, è stata una chiave fondamentale per il colpo grosso dell’Hellas. Le statistiche riportano di un Tupta che, in tre stagioni con la Primavera gialloblù, ha segnato 44 reti: un certificato di garanzia che passa al setaccio dei debutti da professionista. La fiducia di Grosso se l’è già conquistata, il ragazzo, che è un soldato che sta sempre in piedi, di quelli che non li tirano giù neppure le cannonate. Per questo, con la batteria offensiva accorciata — ma attenzione, perché sarebbe errato parlare di un’emergenza che non c’è — Tupta è il grimaldello che Grosso si tiene stretto. Dalla panchina vengono altre soluzioni, in primis l’ipotesi Karamoko Cissé, tuttavia ridimensionata dallo stato di forma ancora traballante dell’attaccante guineano: due mesi fuori, con la preparazione estiva rimasta incompleta, si fanno sentire sui muscoli poderosi del diretto interessato.
Il Verona rimette insieme i pezzi, con la Salernitana potrà esserci anche Alan Empereur, che finirà stasera di scontare la squalifica accumulata nei mesi scorsi, rimasta in coda alla stagione tra il Bari e il Foggia. Anche con lo Spezia, Grosso avrà un ampio ventaglio di soluzioni cui attingere. Nella rotazione potrebbero entrare Balkovec e Gustafson, che per adesso hanno avuto un minutaggio ridotto, ma l’allenatore gialloblù ha già mostrato di essere incline alle sorprese. Da evitare sono quelle che Marino vuole piazzare lungo il cammino dell’Hellas. Vincesse, il Verona farebbe le prove generali per una fuga possibile.
Tour de force Seconda partita in tre giorni e venerdì sera c’è l’anticipo con la Salernitana all’Arechi