Virtus, in due partite zero gol e niente punti «L’impatto con la C»
Una storia che si ripete. E non è una bella storia. Una settimana fa a Fermo, alla prima di campionato, la Virtus era andata al tappeto sotto due fendenti nel giro di cinque minuti. Al debutto casalingo al Gavagnin-Nocini ne sono bastati due.
E così, dopo due turni, la classifica già piange: due sconfitte in fotocopia 2-0: zero punti in classifica, zero gol fatti. Alla luce di un buon precampionato che ha visto il passaggio del primo turno di Coppa Italia a spese del Pro Piacenza, non è certo l’avvio di stagione che ci si augurava. Tuttavia a guardar bene non tutto è da buttare, anzi. La giovane brigata di Gigi Fresco in campo se la gioca, ma poi paga a caro prezzo (talvolta sin troppo severo) le proprie amnesie. È il dazio imposto dal salto di categoria? Più che probabile. Fatto sta che con il Monza la gara correva su binari di equilibrio, sino a che sul finire dei primi 45 minuti prima l’inzuccata di Cori e poi una botta a bruciapelo di Giudici hanno trafitto Sibi. Fino a quel momento la squadra di Fresco, pur palesando qualche difficoltà nello snodo della manovra, era stata assolutamente in partita, per altro di fronte a una delle squadre considerate tra le favorite per cercare il salto di categoria. Sotto di due reti in nemmeno due giri di lancetta, la mazzata avrebbe steso anche un toro ma nella ripresa la Virtus ci ha dato dentro, provandoci sino all’ultimo pallone giocabile.
A caldo il tecnico veronese, che ha rimescolato le carte passando dal 3-5-2 di Fermo al 43-3 di domenica, il bicchiere lo vede mezzo pieno: «Dispiace per il risultato, perché abbiamo disputato secondo me una buona partita con diverse occasioni per riaprirla. Stiamo progressivamente mettendo a fuoco la categoria, anche se dobbiamo limitare gli errori se vogliamo portare a casa punti. Abbiamo offerto una presentazione migliore rispetto a quella di Fermo. Adesso dobbiamo ripartire subito già a Pordenone (appuntamento domani al Bottecchia alle 18.30, ndr) e bisognerà rimboccarsi le maniche».