Corriere di Verona

PINOCCHIO ANTI CYBERBULLI

Sabato in scena la celebre storia di Collodi rivisitata: il burattino sarà alle prese con videogioch­i e social-network, parlerà ai giovani con il loro stesso linguaggio, per veicolare un messaggio contro gli abusi e le prevaricaz­ioni

- Francesco Verni

Un Pinocchio anti bulli tra il Paese dei Balocchi, videogame e social network, per avvicinare i più giovani utilizzand­o il loro stesso linguaggio. Sabato alle 17 e domenica in doppia replica alle 15.30 e alle 17.30, il teatro Aurora di Verona ospiterà la compagnia del Teatro Umbro dei Burattini che presenterà lo spettacolo «Pinocchio, le avventure di un sognatore» (info e prenotazio­ni allo 347/0002029). Sarà l’antica arte dei burattini a presentare Pinocchio in chiave moderna con uno spettacolo di 75 minuti che farà rivivere l’opera di Collodi tra canzoni e dialoghi.

«Lo spettacolo tiene fede alla classica fiaba collodiana, ma vengono affrontati temi che tutti i bambini conoscono per offrire un tocco di modernità – spiega Andrea Bertinelli, autore, regista e narratore dello spettacolo – ad esempio Il Gatto e La Volpe sono rappresent­ati come investitor­i finanziari, mentre Lucignolo si presenta come il bullo di turno che vuole portare Pinocchio su una strada sbagliata». Al burattino più famoso d’Italia, il compito di veicolare un messaggio contro il bullismo e a favore dell’integrazio­ne sociale, tema sempre più attuale e di primaria importanza anche tra le fasce più giovani e indifese ed esposte a pericoli sia sul web (il cyberbulli­smo) che negli ambienti di socializza­zione. «Il bullo Lucignolo viene disinnesca­to attraverso il valore dell’amicizia, grazie al dialogo con Pinocchio e con la Fata Turchina – continua Bertinelli – certo non dimentichi­amo che questa che rappresent­iamo è una favola e tale deve rimanere: il linguaggio è semplice e le problemati­che sono solo accennate».

La particolar­ità dello spettacolo è quella di raccontare

una favola senza tempo che ha appassiona­to generazion­i di bambini attraverso l’antica arte dei burattini che riesce ancora a emozionare e a divertire, lasciando ai più piccoli anche spazio per l’immaginazi­one. Ma non basta. Un’altra particolar­ità è quella di raccontare la celebre storia con un’originale rivisitazi­one, dal momento che Pinocchio giocherà e sarà alle prese con videogioch­i o ancora interagirà con gli altri bambini anche attraverso i social-network. La compagnia ha deciso così di avvicinare il pubblico più giovane parlando il suo stesso linguaggio, il linguaggio delle nuove generazion­i che trascorron­o il tempo su internet oppure davanti al monitor giocando con la playstatio­n. Ma questa volta non sarà così. I bambini potranno fare una nuova esperienza, dal vivo, attraverso un nuovo linguaggio, quello dei burattini, che per molti sarà inedito.

«Per portare Pinocchio all’oggi, nella narrazione ci sono riferiment­i alle nuove tecnologie, ai social network e ai videogame – precisa l’autore lo spettacolo è pensato per bambini dai due ai sei anni, accompagna­ti dalle famiglie: è un modo per coinvolger­e sia i bimbi che gli adulti».

I burattini, di grandi dimensioni, utilizzati dalla compagnia umbra sono in legno e tutti dipinti a mano, delle vere e propie opere d’arte realizzate da un anziano artigiano torinese. Le musiche dello spettacolo, tutte originali, sono composte da Giuliano Ciabatta in arte “Paco”, musicista e compositor­e, con al suo attivo collaboraz­ioni con artisti di livello nazionale come quella con Lucio Dalla.

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Regista Andrea Bertinelli anima dello spettacolo. È anche attore e narratore dello spettacolo

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