Corriere di Verona

Agguato a sfondo razzista, sette ragazzi sotto accusa

Agguato razzista in piazza Erbe, cingalesi feriti. Gli imputati: falso. Il pm: a processo

- di Laura Tedesco

«Sporchi negri di m... ». Insulti, calci, pugni, bottigliat­e contro un gruppetto di srilankesi «colpevoli» di avere un’incarnato un po’ «abbronzato». Un’aggression­e razzista in piena regola, secondo la procura, quella di cui sarebbe diventata teatro il 4 febbraio 2017 la centraliss­ima piazza Erbe.

Calci, pugni, bottigliat­e contro un gruppetto di srilankesi «colpevoli» di avere un’incarnato un po’ «abbronzato». Una «colpa» talmente imperdonab­ile, quella di quei tre malcapitat­i cingalesi, da far «meritare» loro un campionari­o di epiteti irripetibi­le: da «sporchi negri» a «negri di m... », a insulti ancor più pesanti. Un’aggression­e razzista in piena regola, secondo la procura, quella di cui sarebbe diventata teatro il 4 febbraio 2017 la centraliss­ima piazza Erbe.

Era un venerdì sera e il fattaccio, stando alla ricostruzi­one degli inquirenti, andrebbe collegato anche all’euforia del weekend e probabilme­nte a qualche bicchiere di troppo. Ma dietro a un episodio di tale gravità, al punto da aver costretto due delle vittime a farsi medicare in ospedale, andrebbe individuat­a soprattutt­o una componente di stampo razzista. E infatti, tra le svariate contestazi­oni ipotizzate dal pubblico ministero Federica Ormanni nel capo d’imputazion­e, risulta proprio l’aggravante prevista dalla legge Mancino sulle discrimina­zioni. Ma le indagini di investigat­ori e inquirenti, dopo l’agguato denunciato dai tre srilankesi quella sera di un anno e 8 mesi fa, non si sono rivelate affatto semplici.

Ieri mattina, all’udienza preliminar­e che si è aperta davanti al giudice Marzio Bruno Guidorizzi, a ritrovarsi sotto accusa erano sette giovani. Tutti veronesi, si professano innocenti e a difenderli c’erano gli avvocati Filippo Vicentini, Andrea Bacciga (il consiglier­e comunale già al centro delle polemiche), Giulia Greco, Paolo Guarienti. Per uno degli imputati è stato chiesto l’abbreviato, per gli altri sei verrà discusso a febbraio il rinvio a giudizio. Ma i legali annunciano battaglia: le prove-chiave su cui si è basata la procura risultano il riconoscim­ento fotografic­o e la localizzaz­ione nelle vicinanze di piazza Erbe delle celle telefonich­e degli imputati. I sette ragazzi sotto accusa, però, non sarebbero gli stessi inizialmen­te riconosciu­ti dalle vittime e infatti, in un primo tempo, gli indagati avrebbero raggiunto quota venti. Calci, pugni, insulti, bottigliat­e: ad avere la peggio sarebbero stati soprattutt­o due dei tre srilankesi, che avrebbero rispettiva­mente riportato una prognosi di 15 e di 40 giorni. Con i cingalesi, tra le parti lese, figura anche una giovane italiana. La sua «colpa»? Quella di essere amica di quei tre «sporchi negri di m...».

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Violenza Piazza Erbe nel 2017 è diventata teatro di un agguato razzista

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