Sommaruga, omaggio all’artista con 40 opere
Alla Società Letteraria l’esposizione che celebra l’artista
Lo chiamavano lo «stampittore». Per ricordare Renzo Sommaruga, artista da considerarsi veronese, anche se era nato a Milano nel 1917, scomparso nel 2012, si è attivato un comitato di «Amici». Con grande caparbietà e volontà, e con pochissimi fondi a disposizione (raccolti anche grazie all’asta di opere dello scorso anno), ne celebra la statura: stasera, alle 18, sarà inaugurata in Società Letteraria una mostra antologica a lui dedicata. Per la prima volta a Verona saranno esposte ben 112 opere di Renzo Sommaruga con una ventina di sculture aerodinamiche in legno e metallo, una trentina di dipinti, una decina tra disegni a matita e pastello, dal segno fluido e pulito. E ancora libri, perché Sommaruga fu anche stampatore, avendo lavorato e raffinato la sua arte nell’Officina Bodoni di Mardesteig in Valdonega. Ci sarà anche il frontespizio concepito per l’edizione dei Nove Sonetti di Dante del 1965 e grafiche, con molti esempi nelle diverse tecniche di cui era maestro: acqueforti, puntesecche, linoleografie. Tutte opere messe a disposizione dalla moglie Giovanna, custode del suo lavoro. L’anno scorso, in occasione del centenario dalla nascita, diverse iniziative avevano annunciato e preparato questa mostra con un’anticipazione alla Società Letteraria, una mostra bibliografica delle edizioni tirate a torchio da Sommaruga e un seminario di studi in collaborazione con l’Università di Verona. Una figura eclettica la sua, ricevette grandissimi apprezzamenti dai maggiori protagonisti della cultura italiana, da Pasolini a Montale. Il catalogo (edito dalle Grafiche Aurora), con una presentazione di Daniela Brunelli, contiene testi di Alessandro Corubolo e Maria Teresa Ferrari e restituisce la complessità di un personaggio poliedrico. «Mosso da una curiosità creativa che lo ha portato a sperimentare arti e tecniche diverse fino agli ultimi mesi della sua lunga vita - scrive Ferrari -, Sommaruga fu un visionario, anticipatore e innovatore. Assorbì con peculiare consapevolezza critica le correnti più dinamiche del pensiero della sua contemporaneità e cercò di arricchirle e di ampliarle». La mostra è in collaborazione con la Biblioteca Civica, con la cooperativa sociale Centro Lavoro San Giovanni Calabria e con l’Università di Verona, fino al 28 ottobre.