L’Hellas capolista ha l’oro in panchina I gioielli nei «rincalzi»
Zaccagni e Tupta tra i protagonisti del 2-1 in rimonta sullo Spezia
L’Hellas ha l’oro in panchina. È così che i gialloblù scappano in testa alla classifica di serie B. Ryder Matos, dopo aver infilato il gol del pareggio nella porta dello Spezia, martedì sera, diceva, profetico: «Davanti abbiamo un avversario duro, la partita è difficile, ma vedremo cosa accadrà quando loro saranno più stanchi».
Ha avuto ragione il brasiliano, anche e soprattutto perché Fabio Grosso ha attinto dai rincalzi gli uomini decisivi. L’ingresso di Mattia Zaccagni al posto di Samuel Gustafson ha avuto l’effetto di una scarica per l’azione dell’Hellas. Dopo, ecco Lubomir Tupta, a rimpiazzare Giampaolo Pazzini. La sua forza atletica ha costretto lo Spezia ad abbassarsi sempre di più. Il pullman che Pasquale Marino ha messo a protezione della difesa ha dovuto scostarsi. La combinazione Matos-Zaccagni si è tradotta nel 2-1 che ha consegnato al Verona la vittoria e i tre punti che ne hanno consolidato il primato. Se il Verona fugge via è anche per l’ampiezza delle soluzioni di cui dispone Grosso. Se una squadra non avverte la mancanza di gente come Di Carmine e Ragusa, oltre ad Almici (lesione muscolare con tempi di recupero da valutare), infortunati, e può permettersi il lusso di lasciare fuori Dawidowicz, Cisse, Lee e Calvano, significa che il tecnico dell’Hellas ha il vantaggio di essere «scortato» da uno chassis degno dei cyborg dei film hollywoodiani: un po’ Terminator, un po’ Robocop. L’abilità di Grosso sta nella gestione delle risorse. Un turnover ragionato, senza forzature, che non trascura la ricerca di un’identità stabile, costruita attorno a dei perni fissati reparto per reparto: Caracciolo, Marrone e Crescenzi in difesa, Colombatto ed Henderson a centrocampo, Laribi utilizzato da «10» vecchio stampo, Matos in attacco. Grosso, su questo nucleo di base, compie gli aggiustamenti del caso.
La scoperta di Tupta ha allungato l’elenco delle opzioni che sono sul tavolo. Quando lo slovacco si toglierà di dosso la tendenza alla frenesia che ne ha disinnescato la sintonia con il gol, Grosso avrà in casa un attaccante a 360 gradi, con prospettive di miglioramento che non sono computabili. E l’organico del Verona si arricchirà, dal prossimo turno, con l’innesto di Alan Empereur, fin qui fermato da una squalifica che gli ha imposto di stare a guardare per i primi cinque turni. Ne trarrà giovamento il settore difensivo, che potrà avvalersi di un’alternativa in più. Sabato l’Hellas va a far visita alla Salernitana, all’Arechi, stadio di fuoco per tradizione e per la rivalità che separa le due piazze. L’Hellas extra-large (e capolista) non si fa prendere dall’ansia.