Corriere di Verona

Rapina mortale al ristorator­e Banditi condannati a 62 anni

- La. Ted.

Cercavano «i suoi ori e VERONA il suo denaro» e picchiaron­o l’anziano ristorator­e Luciano Castellani «a morte, come i fagioli». Sono condanne per un complessiv­o ammontare a 62 anni e 4 mesi di reclusione quelle inflitte ieri pomeriggio in abbreviato dal giudice Giuliana Franciosi ai 6 banditi romeni imputati.

Dovrà scontare dodici anni di carcere per una storia dai contorni agghiaccia­nti: per l’imputato, che ieri è stato condannato dal giudice per l’udienza preliminar­e Livia Magri con il rito abbreviato, le accuse contestate spaziavano dalla violenza sessuale al tentato omicidio alle lesioni. IL caso è terribile perché il marocchino sotto acccusa, difeso dall’avvocato Elena Fatucello, stando alla procura sarebbe letteralme­nte impazzito di rabbia quando la vittima, una ragazza marocchina sposata con un altro uomo, gli aveva detto di volerlo lasciare. I fatti vennero alla luce quando quest’ultima era giunta al Pronto soccorso del Confortini perchè coinvolta in un incidente stradale: ma i medici si resero subito conto che le ferite della giovane non erano compatibil­i con i traumi da incidente stradale. Venne poi alla luce l’intera vicenda, avvenuta a marzo del 2018: l’imputato, come lei stessa trovò poi il coraggio di denunciare, l’avrebbe prima accoltella­ta con un fendente all’addome e poi violentata. E non è tutto perché al culmine di quel raptus di follia lui l’avrebbe fatta salire in auto con la scusa di portarla in ospedale e si sarebbe invece schiantato a tutta velocità contro un’auto provenient­e dal senso di marcia opposto con l’intento di togliersi la vita con lei. Nell’incidente venne ferita, per fortuna in modo lieve, anche la guidatrice dell’altra vettura mentre la ragazza marocchina venne dimessa dopo 20 giorni dall’ospedale e denunciò ogni cosa ai carabinier­i facendo scattare l’inchiesta del pm Giuseppe Pighi. A giugno 2018 il marocchino venne fermato, ieri la sua condanna.

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Il magistrato La pena è stata decretata dal gup Livia Magri

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