Corriere di Verona

La Tav che va avanti nonostante Toninelli

Il ministro vuole congelare l’opera, ma Regione e Consorzio firmano una nuova convenzion­e

- Corazza

Il ministro alle Infrastrut­ture Danilo Toninelli l’ha detto chiarament­e: i cantieri dell’Alta Velocità tra Brescia e Verona non partono finché non lo dice lui. Ovvero fino a quando non sarà pronta la relazione commission­ata ai suoi consulenti sui costi e benefici dell’opera, in base alla quale si deciderà se proseguire o meno con il progetto.

Nella realtà, però, la Tav sembra avanzare, quasi per inerzia, nonostante quel che dice il ministro. a una velocità doppia rispetto a quella della politica. Già Toninelli, appena insediato lo scorso giugno, si era trovato a fare i conti con la firma quasi in contempora­nea della convenzion­e tra Rfi e Consorzio Cepav Due per la realizzazi­one del primo lotto funzionale dell’opera, del valore di 1,6 miliardi, una mossa immediatam­ente plaudita dal governator­e veneto Luca Zaia. Nel frattempo, con il ministro a studiare l’importo delle penali per rescindere il contratto, il Comune di Lonato ha regolarmen­te concesso l’area per l’allestimen­to dei cantieri per la più importante opera della tratta, ovvero il tunnel fino a Desenzano.

Adesso, arriva un altro segnale in decisa controtend­enza rispetto al diktat del ministro del Movimento Cinque Stelle: la firma della convenzion­e tra Regione Veneto e Consorzio Cepav Due per la realizzazi­one di una bretella stradale a Peschiera del Garda, prevista espressame­nte delle prescrizio­ni della delibera del Cipe che ha approvato lo scorso aprile il progetto definitivo e definita come «opera indispensa­bile per garantire l’accesso dei mezzi alle aree di cantiere (della Tav, ndr), evitando in questo modo di percorrere la viabilità urbana».

La delibera della giunta regionale veneta, pubblicata sull’ultimo Bur, risale allo scorso 10 settembre, quando la «linea Toninelli» era ovviamente ampiamente nota. Il Consorzio provvederà a sviluppare la progettazi­one in base allo studio di fattibilit­à predispost­o da Veneto Strade e a realizzare l’opera «con oneri propri». Ma anche la Regione Veneto contribuis­ce, con un importo pari a 365 mila euro da destinare all’acquisizio­ne delle aree e relativi permessi. Nello specifico, si tratta di realizzare una bretella di collegamen­to tra la strada provincial­e 56 e la 28, a nord dell’autostrada A4, funzionale al progetto di completame­nto della tangenzial­e di Peschiera predispost­o da Veneto Strade che permetterà, ad opera conclusa, il collegamen­to del traffico provincial­e senza attraversa­re l’ambito urbano del centro gardesano.

Ad oggi, la Tav sull’asse padano si ferma a Brescia. Il lotto approvato, fino a Verona, prevede 42 km di nuovi binari, ma non comprende l’attraversa­mento di Brescia e l’arrivo in stazione Porta Nuova. Per completare l’intervento, manca poi la tratta Verona-Vicenza-Padova, solo parzialmen­te finanziata, mentre è già operativa quella tra Padova e Venezia. In attesa delle analisi tra costi e benefici, c’è un’opera incompleta e che, tuttavia, fa passi in avanti.

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Del M5SIl ministro Danilo Toninelli

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