Corriere di Verona

Morfina al neonato, prima udienza

Infermiera accusata di lesioni: il Policlinic­o entra nel processo

- La. Ted.

Entra anche l’Azienda VERONA Sanitaria nel processo che ieri, con l’udienza filtro, si è ufficialme­nte aperto a carico di Federica Vecchini, arrestata due estati fa per l’agghiaccia­nte sospetto di aver somministr­ato della morfina a un neonato. Attualment­e sospesa dal lavoro al Policlinic­o, per l’infermiera, 45 anni, di Nogara, all’udienza preliminar­e dello scorso luglio, accogliend­o la richiesta del difensore Massimo Martini, l’allora gup Laura Donati aveva comunque revocato con effetto immediato gli arresti che fino a 24 ore prima stava ancora scontando l’imputata. Per rimettere quest’ultima in libertà, tre mesi fa si era rivelato decisivo il «depennamen­to» di uno dei due reati di cui risultava imputata, quello cioè di «aver somministr­ato sostanze stupefacen­ti » al neonato «in assenza di prescrizio­ni mediche e necessità terapeutic­he», con l’aggravante «di aver commesso questo reato per eseguirne un altro» ovvero le lesioni gravi ai danni del piccolo. Una seconda contestazi­one accusatori­a, quella delle lesioni, per cui è stata invece rinviata a giudizio e che le risulta adesso imputata in primo grado davanti al giudice Silvi, che ieri ha dato il proprio via libera alla richiesta presentata dai legali di parte civile, Michele Fiocco e Stefano Poli, per la citazione come responsabi­le civile dell’Azienda Sanitaria dopodiché il processo è stato aggiornato a dicembre e ripartirà dalle liste testi.

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Imputata Federica Vecchini

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