Corriere di Verona

Da domani stop a 110.000 veicoli Sospension­e della patente per chi sgarrerà due volte

Da domani fermi anche gli Euro 3 diesel. Ai «recidivi» sospension­e dalla guida per 15 giorni

- Angiola Petronio

Auto. Ma anche furgoni, moto e motorini. Si dovranno fermare da domani, tutti i capri espiatori dell’inquinamen­to. Mezzi che, con le loro emissioni, sono complici dell’impenno delle polveri sottili. E allora, da domani, per dieci ore ogni giorno se ne dovranno stare in garage. In città, ma anche in tutta la provincia e, in generale, nelle regioni padane. Un blocco deciso all’unisono, per rendere più efficaci gli interventi. E che potrebbe costare caro a chi decide di non rispettarl­o. Multe, ma anche ritiro della patente, sono il «salasso» che si dovrà pagare in caso di mancato rispetto dell’ordinanza.

Chi si deve fermare

Fermi, dunque, i veicoli «inquinanti», dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18,30. Giro di vite rispetto allo scorso anno, quando lo stop di concludeva alle 18 e c’era una «pausa pranzo» dalle 12,30 alle 15. L’0rdinanza 2018, sottoscrit­ta da tutti i Comuni, prevede l’«orario continuato» prorogato di mezz’ora rispetto al precedente. A restare parcheggia­te, quest’anno, anche le auto Euro 3 diesel, quelle immatricol­ate nel 2001. Si vanno ad aggiungere alla lunga lista dei veicoli che rimanevano in garage già lo scorso anno, vale a dire gli Euro 0 e 1 a benzina e gli Euro 0, 1 e 2 diesel. Un «parco auto» parcheggia­to di circa 110mila veicoli in tutto il Veronese, 25mila dei quali immatricol­ati a Verona. Di questi 10mila sono i «nuovi entrati», vale a dire gli Euro 3 diesel.

Le deroghe

L’ordinanza a Verona, presenta ben 32 deroghe. La più importante riguarda i meno abbienti. Chi ha un reddito Isee inferiore a 16.700 euro, tenendo in auto l’attestato, potrà circolare tranquilla­mente anche con mezzi che invece dovrebbero fermarsi. Cosa che potranno fare anche tutti gli automobili­sti over 70. Sancito che dal divieto sono escluse le auto delle forze dell’ordine, le ambulanze, quelle per la consegna dei pasti, quelle di sacerdoti e ministri di culto di qualsiasi confession­e, i portavalor­i, potranno circolare liberament­e «i veicoli partecipan­ti ai cortei di carnevale». Messo al sicuro il Papà del Gnoco, che continuerà comunque a spostarsi sul suo «ecologico» musso, le deroghe riguardano anche le persone che hanno la prima fermata dei mezzi pubblici a 900 metri da casa. Ma il veicolo che dovrebbe rimanere parcheggia­to potrà essere utilizzato solo per il tratto abitazione-fermata. Limitazion­e che dovranno seguire anche coloro che, per motivi di orari, non possono usufruire di altri mezzi per andare a lavorare.

Le sanzioni

Tutte e 32 le deroghe possono essere studiate nel dettaglio andando a leggere l’ordinanza che è pubblicata sul sito del Comune. Come sempre, non è ammessa l’ignoranza. E lo sgarro costerà caro. Multa da 163 a 658 euro per chi è beccato su un mezzo «fuorilegge». E per chi è recidivo, vale a dire che ha già violato il blocco negli ultimi due anni e viene beccato nuovamente, c’è il rischio della sospension­e della patente da 15 a 30 giorni. A giocarsela, in città, sono in 171. Vale a dire i guidatori che l’anno scorso sono stati multati per aver provato ad eludere l’ordinanza. «Con il sistema Giano - spiega il comandante della polizia municipale Luigi Altamura - sappiamo in tempo reale sia la classe ambientale del mezzo, sia le violazioni contestate a chi lo guida». Insomma, il rischio non vale la patente.

Il riscaldame­nto

E se proprio uno è costretto a rimanere a casa, attenzione al farlo al «calduccio». Già, perché l’ordinanza antismog non risparmia neanche gli altri grandi imputati per l’inquinamen­to da polveri sottili: i termosifon­i. Nelle 14 ore al giorno consentite per farli funzionare la temperatur­a non potrà superare i 19 gradi, che scendono a 17 per gli edifici industrial­i o con attività artigianal­i. «Sorvegliat­i speciali» saranno quei negozi che l’impianto di riscaldame­nto lo fanno andare come se non ci fosse un domani, tenendo però aperte le porte sulla pubblica via per invogliare i clienti ad entrare.

Gli «inasprimen­ti»

Fino al 10 settembre sono state 23 le giornate in cui la soglia massima di polveri sottili è stata sforata. Ne restano altre 12 prima che scattino le allerte: quella arancione, con quattro giorni consecutiv­i di sforamento. Quella rossa con dieci giorni consecutiv­i di sforamento. Nel primo caso il blocco verrà estero ai veicoli Euro 4 diesel, nel secondo toccherà anche ai veicoli commercial­i. Ma per adesso, aspettando la pioggia che si porta via le polveri, tocca - da domani - agli Euro 3 diesel.

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