Corriere di Verona

In trecento sfilano contro l’omofobia

Corteo a Grezzana. Pride il 18 maggio

- di Angiola Petronio

Trecento persone mano nella mano hanno manifestat­o ieri a Grezzana con Angelo e Andrea, la coppia gay aggredita in piazza Bra e a casa.

Impegno Tra i manifestan­ti anche l’onorevole Zan «Il prefetto riceva Angelo e Andrea»

«È bella questa piazza, tutta questa gente... Ma non vorrei essere qui, perché se non ci fossimo vorrebbe dire che non è mai successo niente». Angelo giocherell­a girandosi tra le mani uno spray al peperoncin­o. È quella la cifra reale della sua paura. E di quella di Andrea.

«Speriamo che non succeda niente. Perché quando ci siamo esposti guarda poi cosa è successo». È successo che ad Angelo e Andrea qualcuno ha imbrattato la casa con svastiche e scritte contro i «culatoni». È successo che qualcuno ha tirato addosso ad Andrea della benzina. È successo che qualche giorno prima, nella posta, sia stata messa una lettera che suona più di una minaccia. «A morte i froci che fanno le manifestaz­ioni e noi intanto ci prepariamo il fuoco». E la solidariet­à è arrivata da mille latitudini. Ma non da quelle che loro si aspettavan­o. Troppo «deboli», per Angelo e Andrea, le «vicinanze» espresse da alcuni politici e amministra­tori che nei loro messaggi non hanno mai usato il termine «omofobia» per indicare la violenza che hanno subìto.

E allora, ieri pomeriggio, nella piazza di Grezzana e poi a sfilare fino a Stallavena, erano in trecento, arrivati anche da Brescia e da Trento per dare alla coppia che era stata aggredita anche in piazza Bra non solo la propria solidariet­à, ma anche la propria vicinanza. Tanta gioventù, pochi politici, nessuna istituzion­e. La consiglier­a comunale Elisa La Paglia, il deputato del Pd Alessandro Zan che su quanto successo ad Angelo e Andrea ha presentato un’interrogaz­ione alla Camera. «Ovviamente - ha detto - visto chi è il mio interlocut­ore, vale a dire il ministro dell’Interno Salvini e chi sono i suoi “emissari”, vale a dire il ministro Fontana che continua ad attaccare le famiglie omosessual­i non mi aspetto un granché».

Vede negli attacchi politici alle unioni omosessual­i la «legittimaz­ione» per attacchi come quello ad Angelo e Andrea, l’onorevole Zan. E anche per questo chiederà un incontro al prefetto. «Angelo e Andrea sono stati aggrediti nella loro casa. Gli va garantiHan­no ta quella incolumità che è un diritto per tutti e per la quale si devono mobilitare anche le istituzion­i». «Mano nella mano contro l’omofobia», si chiamava il corteo di ieri organizzat­o da Arcigay Verona Pianeta Milk e circolo Pink. aderito - tra gli altri gli studenti dell’Accademia di Belel Arti, gli studenti universita­ri, la Rete degli Studenti Medi.

È stato deciso che il Gay Pride che si terrà a Verona dopo quanto successo ad Angelo e Andrea sarà il 18 maggio. «Mentre il silenzio istituzion­ale diventa sempre più assordante - è stato detto - le strade di Grezzana e Stallavena si riempirann­o di persone capaci di dire con chiarezza basta all’omofobia, quella strisciant­e e quella apertament­e violenta». Ad aprire il corteo uno striscione: «Our love burns stronger», il nostro amore brucia più forte. E un cartello: «Il vostro odio è contronatu­ra».

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(Foto Sartori) Bandiere Angelo e Andrea in testa al corteo partito da Grezzana

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