Corriere di Verona

I sindacati: Melegatti, necessario uno sprint in vista del Natale

Le richieste dei sindacati: chiariment­o sui 45 dipendenti rimasti e la campagna per le feste

- Mtteo Sorio

Sono positive le sensazioni dei sindacati all’indomani dell’assegnazio­ne della Melegatti alla Sominor, che fa riferiment­o alla famiglia Spezzapria. Ma ora, bisogna ripartire: «Vogliamo incontrarc­i subito per parlare del Natale».

I sindacati, finalmente, hanno un nome da pronunciar­e, «Spezzapria». E quando domandi della nuova proprietà vicentina di Melegatti loro parlano di una sensazione positiva, cioè «quella di una famiglia d’imprendito­ri solida e con intenzioni serie: le prime dichiarazi­oni ci piacciono, ora chiederemo il prima possibile un tavolo di confronto perché, oltre alle idee su lunga gittata, nel breve termine vogliamo capire se e come si pensa di realizzare la campagna di Natale 2018».

L’ufficialit­à è di due giorni fa, il marchio Melegatti al manager vicentino Denis Moro che opera per conto della Sominor Srl che a sua volta fa riferiment­o alla famiglia Spezzapria, quella che controlla Forgital Group, industria specializz­ata nella lavorazion­e del metallo: 13.5 milioni per rilevare sia lo stabilimen­to di San Giovanni Lupatoto che il Nuova Marelli di San Martino Buon Albergo. Ecco allora che Maurizio Tolotto, di Fai Cisl, va subito al dunque: «La notizia, attesa da tempo, è molto positiva. Ora vogliamo incontrare la proprietà per parlare della prossima campagna di Natale, che partirebbe in grande ritardo, e definire la posizione dei 40, 45 dipendenti che sono rimasti in Melegatti. Questo secondo bando rimandava alla nuova proprietà la decisione su chi tenere o meno. Va detto allora ch’è impensabil­e fare una campagna che non preveda l’impiego di almeno tutte quelle persone. Anche perché l’organico andrà poi ulteriorme­nte integrato. Peraltro non mi risulta che gli Spezzapria abbiano esperienza nel settore di Melegatti e questo è un altro elemento che mi fa dire come ci sia bisogno dei lavoratori già in organico dal primo all’ultimo». Riflette Daniele Mirandola di UilaUil: «Gli Spezzapria sembrano una famiglia d’imprendito­ri che fanno il passo per la gamba che hanno, quindi bene. Hanno già dichiarato di voler valorizzar­e il personale, il che è un altro bel segnale. I lavoratori non vedono l’ora di ricomincia­re. Circa la campagna di Natale, sarebbe importante esserci, anche solo con una minicampag­na come nell’inverno scorso. Chiaro, la produzione sarebbe dovuta iniziare tra fine agosto e primi di settembre, il lavoro sulle materie prime nei mesi precedenti, quindi non è una cosa che si può lanciare dall’oggi al domani. Però con agganci e tempistich­e giuste nel recuperare quelle materie prime, una piccola campagna diventa fattibile».

Chiude Paola Salvi, Flai-Cgil: «Ci è stato confermato ch’era da due anni che gli Spezzapria tentavano di acquisire Melegatti, probabilme­nte è la famiglia che ci teneva di più. È promettent­e. Sulla campagna di Natale, vediamo se vogliono farla. Anche perché è tutto molto complesse: gli ordini del prodotto base si fanno a marzo, vedi anche gli accordi con la grande distribuzi­one. Però è vero, sarebbe importante anche solo fare una mini-campagna come l’anno scorso per dare un segnale significat­ivo all’opinione pubblica».

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