Corriere di Verona

Agec, una selezione pubblica per il nuovo direttore generale

Sì alla proposta M5S, Vanzetto: «Passo importante»

- D.O.

(d.o.) Stop alla chiamata diretta, il prossimo direttore generale di Agec sarà chiamato con una selezione pubblica per titoli (con tanto di pubblicazi­one online del curriculum vitae), a cui seguirà un esame orale. La delibera è stata approvata giovedì dal consiglio comunale, con la sola astensione dei consiglier­i dei consiglier­i di Lista Tosi e di Ama Verona. Il testo, però, è una proposta di minoranza, della consiglier­a del Movimento 5 Stelle, Marta Vanzetto. «È un passo importante verso la legalità e la trasparenz­a – è il suo commento –. Finora la nomina diretta aveva permesso un controllo totale da parte della politica».

Con le modifiche allo statuto dell’Agec, ora il nuovo dg dovrà essere laureato e dovrà avere un’esperienza di almeno cinque anni nell’amministra­zione di enti o aziende pubbliche e private. Non è tutto, le nuove modifiche annullano anche il rinnovo «di triennio in triennio» da parte del consiglio di amministra­zione. Sarà necessario un parere vincolante da parte di una commission­e composta dai revisori dei conti in carica e dal cda, con una valutazion­e degli obiettivi raggiunti o meno nel corso degli ultimi tre anni. Se prima «virtualmen­te» il dg poteva essere confermato a vita, adesso sarà possibile solo un rinnovo, per un mandato massimo di sei anni.

Quando verrà applicato? Allo stato attuale, dopo il licenziame­nto di Maria Cristina Motta, l’incarico è passato al dirigente della municipali­zzata Giovanni Governo, che risulta dg facente funzioni. «Purtroppo – nota Vanzetto – mi pare non ci sia da parte della maggioranz­a la volontà politica di effettuare una nuova nomina». Plaude alla proposta anche il sottosegre­tario (5 Stelle) alla Funzione Pubblica Mattia Fantinati. «Non si possono più accettare nomine calate dall’alto – sostiene – occorre mettere davanti a tutto la meritocraz­ia. Ecco perché è importante, come previsto dai nuovi criteri selettivi dell’Agec, poter valutare i dirigenti. Questo è anche uno degli obiettivi del “Nucleo concretezz­a” che abbiamo creato al ministero: non devono più esistere dg che si valutano da soli, magari ponendosi come obiettivo un certo numeri di riunioni e non una performanc­e». Fantinati annuncia anche un piano assunzioni per la pubblica amministra­zione «che sbloccherà il turn over».

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